Covid-19, quando alla crisi sanitaria si aggiunge quella economica

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Di Stefania De MicheleEuronews
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Manifestazioni di protesta a ridosso del Natale. Dai cortei in Francia agli scontri con la Polizia in Ucraina: monta la rabbia contro le misure restrittive

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Luminarie che rischiarano la città a giorno, negozi aperti e gente per le strade: sembra il normale fermento del periodo pre natalizio, è la situazione da disinnescare per scongiurare la terza ondata Covid.

Il picco di contagi ha convinto Germania e Paesi Bassi a correre ai ripari con nuove e più stringenti misure restrittive.
Il governo tedesco ha imposto un nuovo lockdown nuovo lockdown, varato domenica scorsa, con entrata in vigore il 16 dicembre fino al 10 gennaio. Da mercoledì chiudono scuole, asili nido, tutti i negozi al dettaglio per beni non essenziali. Per i giorni del 24, 25 e 26 dicembre le disposizioni si estendono alle riunioni private a casa, che vengono circoscritte all'ambito familiare.
Il governo britannico sta valutando in quale direzione andare per non alimentare la frustrazione e la protesta.

In Francia migliaia di persone che lavorano nel campo della cultura e dello spettacolo hanno manifestato a Parigi minacciando azioni legali per costringere il governo alla riapertura. Il blocco parziale di sei settimane è stato revocato, ma ora c'è il coprifuoco notturno.

L'attore e regista Pascal Le Guennec sottolinea il diverso approccio al medesimo problema: "Non capiamo, ci sono disuguaglianze in relazione a negozi, metropolitane, luoghi di culto, e noi ci ritroviamo per strada nel senso negativo del termine. Siamo bloccati, nella testa e nello spirito".

Véronique Vellin, vice direttrice del nuovo teatro di Montreuil, esprime preoccupazione per le sorti del comparto cultura: "Sono passati mesi dal primo confinamento - commenta - c'è davvero un pericolo significativo nel settore, per gli artisti e per i tecnici che perderanno il lavoro e per molto tempo".

In Ucraina la situazione è degenerata in violenti scontri con la Polizia.

Diverse migliaia di manifestanti, tra cui lavoratori e titolari di piccole imprese, si sono scagliati contro le nuove misure anti-Covid annunciate dal governo.

Negozi non essenziali, palestre e scuole sono stati chiusi durante le vacanze di fine anno.

Per i governi - alla mercé del Covid - è sempre più difficile trovare un equilibrio tra salute ed economia.

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