Vivere la pandemia in Giappone: storie di stranieri e delle loro difficoltà

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Di Charlotte Kan
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Il 2020 è stato sicuramente un anno particolare in tutto il mondo a causa della crisi dovuta al Covid-19. Essere uno dei 2 milioni 800 mila stranieri che vivono in Giappone in quest'epoca può essere ancora più complicato.

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Il 2020 è stato sicuramente un anno particolare in tutto il mondo a causa della crisi dovuta al Covid-19. Essere uno dei 2 milioni 800 mila stranieri che vivono in Giappone in quest'epoca può essere ancora più complicato.

Nessuna discriminazione per i malati stranieri

Frédéric Madelaine è un pasticciere francese che vive in Giappone da vent'anni e che la scorsa primavera si è ammalato in modo grave. Racconta: "Mi hanno messo in isolamento in una stanza con pressione negativa all'ospedale militare. Si sono occupati molto bene di me, medici e infermiere. Non c'è stato nessun tipo di discriminazione. Sono stato trattato come chiunque altro".

Oggi Frédéric è felice di essere tornato a lavorare con i suoi dipendenti e di poter incontrare di nuovo i suoi clienti.

In Giappone, quando un paziente deve essere ricoverato per il Covid, per prima cosa deve trovare una clinica o un ospedale.  il Centro internazionale d'informazione medica Amda è un'associazione che assiste gli stranieri in questo processo e che, ricorda il direttore Kobayashi Yoneyuki, con la pandemia ha ricevuto parecchie telefonate da stranieri. "Il presidente dell'Associazione medica giapponese - dice Yoneyuki - ha deciso di darci tre milioni di yen, che noi abbiamo usato per assumere interpreti, in modo da poter fornire assistenza agli stranieri che ci chiamavano".

Il sistema sanitario giapponese ha un'ottima reputazione e il paese vanta notoriamente una delle più alte aspettative di vita al mondo.

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I giapponesi sono un dei popoli più longevi al mondoEuronews

Il numero di decessi e contagi da Covid-19 in Giappone è stato molto inferiore rispetto ad altri paesi.

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Molti meno contagi in Giappone che in diversi paesi europei e negli UsaEuronews

All'ospedale della Tokyo Medical and Dental University, una delle misure chiave è stata la creazione di una sezione separata per pazienti Covid-19, compresi gli stranieri.

"Nel nostro ospedale - spiega il direttore Okada Takuya - gran parte del personale parla inglese in modo fluente. Se però il paziente parla un'altra lingua, abbiamo a disposizione tablet con sistemi di traduzione. Se un paziente si ammala, non solo di Covid-19 ma anche di altre patologie, si sente molto solo, quindi forniamo anche sostegno psicologico".

Una mano agli stranieri rimasti senza lavoro

Al di là delle preoccupazioni legate alla salute, il 2020 è stato un anno difficile anche per l'economia mondiale.

Gowell Town, a Tokyo, è uno spazio gestito da un'agenzia che mette in contatto le persone in cerca di lavoro con imprese e istituzioni giapponesi. È così che Levi Brunner, cittadino statunitense, ha trovato di recente un lavoro in un comune giapponese. Racconta in che modo: "Il mio visto scadeva a luglio, quindi mi sono detto: che cosa farò se non trovo lavoro? Loro mi hanno aiutato molto con le pratiche burocratiche, a capire il processo, e alla fine sono entrato in contatto con una persona che lavora nell'ufficio turistico del comune di Yugawada e sono stato assunto".

​Supporto economico e morale agli studenti di ogni origine

E il 2020 è stato un anno insolito anche per gli studenti stranieri, fra corsi online e restrizioni sociali. Tutte le università giapponesi hanno fornito agli studenti sostegno economico e morale, come testimonia Mariam, una studentessa di scienze politiche: "Ogni tanto l'amministrazione universitaria ci mandava un modulo Google da compilare chiedendo come ci sentivamo, come andava con i corsi, se avevamo bisogno di aiuto in qualcosa...". E Denis, che si occupa di studi sulla pace e i conflitti, conferma: "Io avevo già avuto una borsa di studio dal governo giapponese. Sono uno degli studenti internazionali e giapponesi che hanno chiesto supporto economico e l'ho avuto".

Trovarsi all'estero in piena pandemia può non essere facile, anche se ci si trova in un paese meno colpito di altri. Il Giappone ha fatto tutto il possibile per aiutare gli stranieri a superare al meglio questi tempi complicati.

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