Perché i magistrati onorari italiani fanno lo sciopero della fame

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Di Sergio Cantone
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Perché i magistrati onorari italiani fanno lo sciopero della fame? La Corte di giustizia dell'Ue gli da ragione e condanna l'Italia a concedergli più diritti sociali

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Anche il mondo giudiziario ha bisogno dei diritti sociali. I Magistrati onorari e di pace protestano perché il governo italiano tarda ad applicare la sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea che obbliga la pubblica amministrazione a considerarli lavoratori dipendenti a tempo determinato.

Alcuni di questi magistrati hanno deciso di fare lo sciopero della fame.

Livio Cancelliere si concede da una decina di giorni solo un po' d'acqua e un latte macchiato la mattina. Questo magistrato onorario del foro di Parma ha detto a Euronews:

"la ragione per cui scioperiamo è perché c'è stato un terremoto segnato dalla sentenza della Corte di giustizia dell'Ue, quella del 16 luglio 2020, che rappresenta una decisione storica, e dico storica, perché smentisce le alte corti italiane, il Consiglio di Stato, la Corte di Cassazione e il Parlamento, e contro di loro questa sentenza si rivolge"

I magistati onorari e di pace sono fondamentali per snellire l'attività dei tribunali. Sbrigano il 60% dei casi giudiziari meno gravi. Guadagnano 70 euro netti a udienza. Quindi, per la Corte di giustizia europea devono essere considerati lavoratori dipendenti a tempo determinato.

Spiega Cancelliere:

"tutto questo avviene però senza alcuna tutela giuslavoristica. Significa che se io mi ammalo e non vado in tribunale non vengo pagato. Se una collega va in maternità non viene pagata, quindi non abbiamo tutte quelle tutele che dovrebbero avere i lavoratori a tempo determinato subordinato"

Le proteste hanno spinto il parlamento a occupasi del caso aperto dalla sentenza del tribunale europeo. La commissione giustizia del senato se ne occuprà il prossimo 22 dicembre.

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