La "riunione tra fratelli", viaggio della speranza nella rinata Libia

Il convoglio alla partenza da Gheriat el-Garbia, Libia
Il convoglio alla partenza da Gheriat el-Garbia, Libia Diritti d'autore MAHMUD TURKIA/AFP or licensors
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Di Cinzia Rizzi Agenzie:  AFP
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Un road trip con 1000 partecipanti, attraverso il deserto e le bellezze libiche, per festeggiare il cessate il fuoco e rilanciare il turismo

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Un viaggio per festeggiare la fine del conflitto, ma anche per tornare a godere delle bellezze del proprio Paese e - perché no? - mostrarle al resto del mondo, per rilanciare il turismo.

Siamo in Libia, Paese distrutto dalle lotte fratricide e quest'iniziativa è stata soprannominata "riunione tra fratelli". Un road trip iniziato nel sito archeologico di Gheriat el-Garbia, una delle "porte del Sahara", luogo dove il tempo sembra essersi fermato.

"Ci sono 1.000 partecipanti e più di 300 4x4. A dire il vero più di 320/330", spiega Jumaa Omar, guida specializzata nel turismo sahariano. "Il viaggio dura dai 10 ai 14 giorni e questo dipende ovviamente dalle circostanze o in caso di guasto dell'auto. Vogliamo incuriosire gli stranieri, mostrando loro che anche da noi ci sono sculture, storia e cultura. Vogliamo che vengano a visitare il nostro Paese".

Il cessate il fuoco, firmato a ottobre sotto l'egida dell'Onu tra le forze di Fayez al Sarraj e quelle del generale Khalifa Haftar, ha permesso questa road trip senza precedenti, per scoprire le vaste distese del Sahara libico. I visitatori stranieri non sono ancora tornati nel Paese nordafricano, con la maggior parte dei governi che consigliano ai propri cittadini di non  andarci. 

Sto scoprendo che la Libia non è meno bella di altre destinazioni. Ora capisco perché tanti stranieri volevano venire in Libia prima del 2011. Il Paese merita il viaggio
Abdel Hamid Mohamad
Partecipante al road trip

Con 1.800 chilometri di costa, vasti tratti di deserto e siti archeologici greci e romani incontaminati, "la Libia ha tutto", scriveva nel 2007 una nota guida turistica. In quegli anni il turismo aveva conosciuto un timido rilancio, dopo la revoca dell'embargo dell'Onu, con le autorità libiche che rilasciavano visti turistici, la creazione di un ministero dedicato e il lancio di una strategia di sviluppo del settore.

Nel 2010, 110.000 turisti stranieri visitarono la Libia, portando al Paese 33 milioni di euro. Una cifra che, con l'inizio del conflitto l'anno successivo, è andata in fumo.

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I partecipanti pregano prima della partenza del loro viaggio, vicino alla città di al-Shuwayrif, 400 km a sud-ovest di TripoliMAHMUD TURKIA/AFP or licensors

La meta finale del convoglio è Tadrart Acacus, catena montuosa al confine con l'Algeria, famosa per le sue pitture rupestri e i paesaggi lunari. Il vero obiettivo per i partecipanti è scoprire la bellezza della Libia e trasmettere queste emozioni a coloro che - si spera - presto potranno visitarla.

Video editor • Cinzia Rizzi

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