Spagna, librai vs Amazon

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Nasce una rete di proprietari di librerie per difendere il patrimonio culturale delle librerie di quartiere

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I librai spagnoli hanno deciso di reagire alla concorrenza delle librerie on-line, una cosa che loro definiscono "competizione sleale". La crisi del libro era già in atto, e i blocchi imposti dalla pandemia hanno finito per fare il resto. E a molti titolari di librerie non restano che le spese, come spiega uno di loro, col negozio nel centro di Madrid. "Non si lavora e si devono pagare le bollette, l'affitto e un sacco di altre spese fisse, mentre il reddito è zero".

A una osservazione empirica riesce chiaro come la pandemia abbia fatto sparire i già pochi clienti fisici, a volte spinti a fare i propri acquisti direttamente su internet. "Per le piccole imprese è un momento complicato. È vero che sono aumentati gli acquisti on line, ma è anche vero che si è scatenata una reazione, con tanti che vogliono proteggere i servizi del loro quartiere".

Secondo alcuni dati in Spagna le vendite on line sono cresciute del 70 per cento dall'inizio della pandemia. Un mercato dominato da multinazionali come Amazon, che nel paese ha registrato un aumento dei profitti del 69 per cento. Una alternativa al modello Amazon la propongono più di 800 librerie grandi e piccole, che accolgono la sfida del web. In vista del Natale hanno già venduto 5000 titoli.

"Per le grandi piattaforme tecnologiche, siamo un prodotto come un altro. Invece vogliamo che le librerie locali posseggano i loro dati e gestiscano anche il loro margine economico, seppur piccolo".

Intanto però la pandemia ha gia fatto vittime tra le librerie spagnole, molte delle quali non riapriranno più dopo il blocco. Una stima indica che il 10 per cento dei commerci non sopravviverà.

"Ovunque i negozi locali stanno chiudendo a causa dell'aumento delle vendite online. Il fenomeno è in atto già da anni, La pandemia ha solo accelerato il processo". L'e-commerce continuerà a crescere, si prevede un incremento del 30% a livello globale durante questo periodo natalizio.

E i commerci di prossimità abdranno incontro a una ulteriore crisi.

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