Italia, boom dell'eCommerce nel 2020: "A Natale ci saranno vendite record"

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Di Cristiano Tassinari
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Dopo l'impennata del 31% in più durante la quarantena primaverile, gli acquisti online degli italiani sono destinati a crescere anche per Natale, molto più dell'anno scorso. Un trend che non si può più arrestare, ma che si deve combinare con "l'esperienza umana" dei negozi.

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"Sarà un Natale Omnichannel"

Per spiegare questa defizione del tutto particolare, abbiamo chiesto lumi a David Parma, responsabile di "Ipsos Strategy3", divisione di "Ipsos Italia", che fa parte della multinazionale, presente in 89 paesi, da 40 anni esperta di analisi e ricerche di mercato, molto attiva - fin dalla quarantena di marzo-aprile - nello studio delle dinamiche di vendite e acquisti online in Italia.

"Una trasformazione accelerata dal lockdown"

Come è avvenuta la trasformazione dei consumi in Italia negli ultimi mesi? Effetto solo della quarantena o i sintomi c'erano già e sono stati acuiti dal periodo di crisi?

"Sicuramente il terreno era in fase di preparazione", spiega David Parma, "non fosse per il fatto che l’Italia era, ed ancora è, in ritardo rispetto ai trend internazionali di sviluppo del canale eCommerce e, in termini ancora più attuali, dell’ecosistema Omnichannel. Questo detto, il primo lockdown ha contribuito in maniera assolutamente sostanziale in l’Italia alla spinta del nuovo canale e alla conseguente trasformazione delle abitudini e modalità di consumo.
Non potremmo immaginare questa trasformazione, specialmente a questa velocità, senza l’esperienza lockdown. In fin dei conti l’Italia si allineerà sui trend globali, ma è l’aspetto velocità con cui questo sta avvenendo che è caratteristico della situazione Covid".

Mauro Scrobogna/LaPresse
Un negozio "fisico" annuncia sconti, per battere la concorrenza online.Mauro Scrobogna/LaPresse

"Lo shopping online è ormai una necessità"

In base alla sua ricerca, come si spiega che l'Italia sia cresciuta molto di più (+31%) di altri paesi, negli ultimi mesi? Come si spiega questa "fame" di shopping online?

Due fattori: “arretratezza” dell’uso dei nuovi canali digitali in Italia rispetto ad economie simili, ma molto più evolute nell’ecosistema digitale/Omnichannel; effetto Covid/lockdown che ha imposto l’allineamento, che sarebbe avvenuto comunque, ma molto più lentamente, ad una velocità supersonica.
Non è tanto la “fame” di shopping online, quanto la “necessità” di farlo. Quello che è interessante e che apre opportunità per le aziende è che, nel così fare, i consumatori entrano in un mondo esperienziale diverso, nuovo, che offre leve di marketing nuove (anche se non nuove in senso assoluto) e apre il capitolo “customer /user experience” in maniera molto significativa".

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David Parma.

"Ci aspettiamo un Natale molto online"

Se nel primo lockdown l'Italia è cresciuta nella vendita online del 31%, si può prevedere di quanto crescerà in questa seconda "zona rossa", soprattutto in vista del Natale?

"Le festività sono generalmente un periodo in cui gli acquisti online si intensificano", aggiunge David Parma".
L'anno scorso, l'89% di chi ha fatto acquisti natalizi ha utilizzato tre o più canali* e il 62% degli acquirenti ha dichiarato di avere comprato online*. Quest'anno ci aspettiamo un aumento molto significativo di queste cifre, e quindi un boost ulteriore alla crescita del canale eCommerce, dato l’aumento fortissimo di vendite online durante il primo lockdown".

"Tradizione e affetti in modalità Omnichannel"

Come lo vede commercialmente questo “strano" Natale 2020?

"Sarà certamente uno strano Natale, anche se cercheremo di sentirci “normali” e ritrovare le tradizioni e gli affetti, per quanto possibile, seppure nella nuova modalità “Omnichannel”. A dimostrazione di questo, il 49% degli acquirenti che prevedono di fare acquisti natalizi ha dichiarato che sceglierà i negozi che offrono la possibilità di acquisto senza contatto** e il 38% di tali acquirenti ha affermato che utilizzerà le opzioni di acquisto online e di ritiro in negozio o all'esterno.
Dalla nostra ricerca", continua David Parma, "è emerso che il 70% degli acquirenti italiani ha dichiarato che intende pianificare gli acquisti in anticipo per evitare gli affollamenti; di questi, il 78% accorperà gli acquisti per ridurre gli spostamenti rispetto agli anni precedenti".

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I dati Ipsos.Grafica Euronews

"Mantenere l'esperienza umana al centro di tutto"

Come se lo immagina il commercio tra 10 e 20 anni? L'acquisto online è irreversibile o, ad un certo punto, si tornerà ad avere voglia di un contatto umano e si tornerà nelle botteghe?

"Il mondo volge ad un modello Omnichannel che include parti digitali, parti fisiche, in maniera indipendente ma anche interattiva (innumerevoli gli esempi che potremmo citare da esperienze internazionali: online search con acquisto in negozio; search in negozio con ordine online (in negozio) e delivery @home, googling+screening fisico e acquisto digitale o fisico, ecc.).

Credo fortemente che l’aspetto umano resterà necessario, ma anche che subirà un’evoluzione: impareremo ad avere esperienze umane anche in modalità digitali. E questa è la sfida e l’opportunità per le aziende: come mantenere l’esperienza umana al centro dell’ecosistema Omnichannel, ed evolverla".
David Parma
Responsabile "Ipsos Strategy3"
Andrew Medichini/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
Negozio di barbiere vuoto a Roma. E lui non può lavorare in smart working...Andrew Medichini/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

Fonti:

*Google/Ipsos, Italia, sondaggio online "Holiday Shopping Study", novembre 2019-gennaio 2020.

**Studio Ipsos sull'emergenza Covid-19 per conto di Google, Italia, giugno 2020.

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