Covid, francesi sempre più insofferenti: 6 su 10 hanno violato restrizioni

I francesi sopportano sempre meno le restrizioni anti-covid
I francesi sopportano sempre meno le restrizioni anti-covid Diritti d'autore Bob Edme/AP
Di Joël Chatreau
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A dirlo - a due settimane dall'inizio del confinamento - è un'indagine dell'istituto Ifob: la scorsa primavera, a un mese e mezzo dall'introduzione, il dato era molto più basso

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Sono in molti, oltralpe, a dirsi spaventati da questa seconda ondata, ma pare proprio che i francesi siano pure tra i più insofferenti alle nuove restrizioni riproposte dall'Eliseo per limitare il contagio da coronavirus.

Iniziato ormai da due settimane, il nuovo confinamento è chiaramente molto meno rispettato di quello sancito la scorsa primavera. A dirlo sono i dati di un'indagine appena effettuata, stando alla quale - ad appena due settimane dall'inizio delle restrizioni - almeno il 60% degli intervistati già ammette di averle "eluse" almeno una volta.

I modi per evadere dagli "arresti domiciliari"

A colpire, in primo luogo, è il fatto che il medesimo dato, a un mese e mezzo dall'inizio del primo confinamento, si aggirava sul 33%.

Condotta dall'Ifop institute for Consolab, l'indagine mostra come i più "furbi" abbiano trovato diversi stratagemmi per svincolarsi dalle restrizioni.

  • Il 17% degli intervistati è uscito - per fare compere, una passeggiata o dell'attività sportiva - superando il limite autorizzato di un'ora.
  • Il 23% non ha esitato a ricevere contemporaneamente in casa più membri della propria famiglia o ad andare a trovarli nelle loro abitazioni: si tratta dell'8% in più rispetto alla scorsa primavera.
  • Il 20% ammette anche di aver incontrato gli amici a casa dell'altro.
  • Infine, il 9% degli intervistati riferisce di aver eluso il confinamento per poter vedere un partner sessuale; in questo caso siamo a 3 punti percentuali in più rispetto alla prima rilevazione effettuata nella scorsa primavera

Maggiore incoscienza tra i giovani

Dopo la feroce impennata registrata tra ottobre e novembre, questa seconda ondata potrebbe aver raggiunto la velocità di crociera in Francia, mandando comunque un numero enorme di pazienti in terapia intensiva (351 nuovi ricoveri da ieri, per un totale di 4.789 dall'inizio della recrudescenza).

Ma molti francesi sembrano non tenere in gran conto la gravità del problema.

François Kraus, direttore del dipartimento di politica e attualità dell'Ifop, è categorico in proposito: "Il rispetto è meno rigoroso, i timori per la salute sono meno forti". E ancora una volta, punta il dito in particolare sui giovani più incoscienti

"Questo sentimento di invulnerabilità da parte di alcuni giovani - spiega - soprattutto di quelli che vivono da soli, implica che continueranno sempre più ad approfittare dell'allentamento generale delle regole per soddisfare il loro bisogno di socialità"

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