Imputate tre persone, accusate di favoreggiamento dell'autore della strage sulle Ramblas, nel 2017
Si è aperto davanti alla Audiencia Nacional di Madrid il processo a carico di tre persone accusate di aver aiutato, nel 2017, due fratelli jihadisti a compiere le stragi di Barcellona e Cambrils, costate la vita a 16 persone.
Due degli imputati sono accusati di appartenere alla cellula jihadista mentre il terzo è sotto processo per aver collaborato con il gruppo.
L'accusa chiede una pena a 41 anni di carcere per Mohamed Houli Chemlal, principale imputato.
"A nostro avviso - dice Antonio Gerrero Maroto, Avvocato dell'Associazione delle vittime - il fatto che due persone non abbiano partecipato materialmente all'azione omicidiaria non significa che non possano essere accusate e condannate.
Facevano parte della cellula, quindi sono parte in causa dell'azione e dell'organizzazione di un piano criminale".
Il gruppo, nella notte tra il 17 e il 18 agosto 2017 lanciò un furgone sulla folla nel centro di Barcellona: l'autista riusci a fuggire e venne ucciso dalla Polizia alcuni giorni dopo.
Inoltre, all'indomani dell'attacco di Barcellona, cinque jihadisti portarono a termine un nuovo attentato a Cambrils, investendo dei pedoni e accoltellando a morte una donna.