Nagorno Karabakh, la pace entusiasma gli azeri e delude gli armeni

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L'intesa prevede la fine dei combattimenti e lo spiegamento di un contingente di peace-keeping russo-turco per cinque anni

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I presidenti di Azerbaigian, Armenia e Russia hanno firmato un'intesa per fermare i combattimenti nel Nagorno-Karabakh. L'accordo prevede lo spiegamento di un contingente di peace-keeping formato da 2000 soldati russi, e consente a Baku di mantenere il controllo delle aree riconquistate durante il conflitto.

Per il presidente azero Ilham Aliyev l'accordo costituisce un avvenimento di portata storica, che rilegittima l'autorità dell'Azerbaijan anche sulla regione popolata in maggioranza da armeni e autoproclamatasi indipendente negli anni 90, dopo un conflitto armato che ha causato 30.000 vittime civili. "Resteremo in quelle terre per sempre" ha detto in tv il presidente Aliyev.

Di tutt'altro tenore il clima a Yerevan, capitale dell'Armenia, paese sceso in campo col proprio esercito a fianco dei separatisti. Dopo l'annuncio centinaia di persone deluse e amareggiate hanno fatto irruzione negli edifici del governo. Il premier armeno Pashinian, che ha parlato di qualcosa "incredibilmente doloroso", ha giustificato l'accordo di pace con l'iniquità delle forze in campo: "Il nostro esercito aveva contro i terroristi, il secondo esercito della Nato, quello turco, e le forze armate azere".

Ankara, coinvolta a sua volta nel conflitto, sostiene l'intesa per la fine dei combattimenti confermandosi a fianco dell'Azerbaijan. Mevlut Cavusoglu, ministro degli Esteri turco: "L'Armenia rompeva per prima il cessate il fuoco. L'Armenia voleva che la guerra e la lotta continuassero. E l'Armenia ha pagato un prezzo pesante per questo".

In base alle intese gli armeni cederanno il controllo della regione di Lachin, dove passa la principale via di comunicazione tra il Nagorno-Karabakh e l'Armenia. La strada resterà aperta, sotto il controllo delle forze russe. L'accordo, che dovebbe avere come effetto immediato la fine dei combattimenti, avrà efficacia per la durata di cinque anni, e verrà periodicamente verificato congiuntamente dai due paesi interessati e da Russia e Turchia.

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