Al via Vendée Globe, la regata più estrema

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Diritti d'autore Photo : Jacques Brinon (AP)
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Di Debora Gandini
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Al via la Vendée Globe, la regata più estrema. Un giro del mondo in solitario, senza soste e senza assistenza. Trentatré skipper, tra cui sei donne. Unico velista italiano in gara Giancarlo Pedote

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Trentatré skipper, tra cui sei donne, sono salpati per quella che è stata definita l'avventura di una vita: il giro del mondo a vela senza scalo e senza assistenza. La partenza della nona edizione della mitica Vendée Globe, che si svolge ogni quattro anni, ha subito un piccolo ritardo per nebbia. Solo un piccolo intoppo.

La regata più strana del mondo ha preso il via dal porto di Les Sables d'Olonne, sulla costa atlantica della Francia, ma senza il solito tifo di fan e spettatori a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia.

Al classico colpo di pistola, i concorrenti si sono lanciati nell'assalto dei mari dove vivranno e si sfideranno, non solo per il primo posto, ma anche per cercare di battere il record stabilito nel 2016-2017 dal francese Armel Le Cléac'h , che ha concluso la gara in 74 giorni.

I racconti degli skipper sulla regata più pazza del mondo

Il tragitto è sostanzialmente una circumnavigazione lungo la clipper route: da Les Sables-d'Olonne al Capo di Buona Speranza, dopo di che si va verso Est attorno all'Antartide, infine si risale l’Atlantico fino al punto di partenza. La gara è aperta a ogni imbarcazione a scafo singolo conforme ai parametri della classe Open 60 e, evidentemente, a tutti i velisti di grande coraggio.

Armel Tripon, skipper di L'Occitane en Provence, racconta quali emozioni regala il mare in solitario: "Il Vendée Globe è un sogno un po' folle. Bisogna essere un po' pazzi per fare il giro del mondo in questo modo, completamente soli. E penso che sia ancora più folle farlo con una barca completamente nuova. Comunque, è una sfida enorme e il sogno di una vita". Tripon sottolinea come tutto nasca dalla grande passione per il mare: "È chiaro che vivremo un momento di totale libertà. Voglio solo una cosa ed è andare a vela e, in un certo senso, lasciarmi questo mondo pieno di ansia alle spalle. Staremo benissimo in mare, da soli sulle nostre barche".

"Il Vendée Globe è un sogno un po' folle. Bisogna essere un po' pazzi per fare il giro del mondo in questo modo, completamente soli."
Armel Tripon
skipper di L'Occitane en Provence

Il tragitto è sostanzialmente una circumnavigazione lungo la clipper route: da Les Sables-d'Olonne al Capo di Buona Speranza, dopo di che si va verso Est attorno all'Antartide, infine si risale l’Atlantico fino al punto di partenza. La gara è aperta a ogni imbarcazione a scafo singolo conforme ai parametri della classe Open 60 e, evidentemente, a tutti i velisti di grande coraggio.

Tra i grandi favoriti di questa edizione c’è il britannico Alex Thomson. Al timone della sua barca a vela “Hugo Boss”, lo skipper ha alle spalle 4 partecipazioni e il secondo posto raggiunto nell'ultima edizione. Unico italiano in gara il velista Giancarlo Pedote. quinto skipper italiano nella storia della competizione e unico a partecipare all'edizione 2020 della regata.

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