In Oregon è stato depenalizzato il possesso di droghe come eroina e cocaina

Un uomo si fa una canna nell'ambito dell'annuale DOPE Cup, competizione di cannabis a Portland, Oregon, il 4 ottobre 2015
Un uomo si fa una canna nell'ambito dell'annuale DOPE Cup, competizione di cannabis a Portland, Oregon, il 4 ottobre 2015 Diritti d'autore JOSH EDELSON/AFP or licensors
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Di Redazione italiana, AP
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Lo Stato istituirà inoltre un fondo per il trattamento e il recupero di chi ha problemi di droga, e lo farà con il denaro risparmiato dalla diminuzione degli arresti.

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In Oregon non si è votato solamente per scegliere il prossimo presidente USA e i rappresentanti al Congresso.

Da ieri, lo Stato della costa occidentale è diventato il primo in America a depenalizzare il posseso di piccole quantità di droghe pesanti tra cui eroina, cocaina e metanfetamine. Il provvedimento è passato con il 58,82% dei voti.

Il cambiamento introdotto con la Misura 110 riguarda il trattamento di chi viene trovato in possesso di droghe pesanti. Si passa da reato minore (misdemeanor) a violazione con multa da 100 dollari (84,5 euro); in alternativa, si potrà optare per frequentare un centro gratuito per il recupero dalle tossicodipendenze.

Le nuove disposizioni rivoluzioneranno il modo in cui il sistema giudiziario dello Stato tratta le persone sorprese con quantità di droga per uso personale.

Niente più arresto, con annessa comparsa in tribunale e rischio di trascorrere un periodo di detenzione in carcere, quindi.

Lo Stato istituirà inoltre un fondo per il trattamento e il recupero di chi ha problemi di droga, e lo farà con il denaro risparmiato dalla diminuzione degli arresti. I centri saranno inoltre finanziati dalle entrate derivanti dalla vendita al dettaglio di marijuana.

L'Oregon, lo ricordiamo, è stato il primo territorio degli USA a depenalizzare il possesso di marijuana nel 2014.

La decisione dell'Oregon non è unica nel suo genere. Il Portogallo ha depenalizzato il consumo di droga nel 2001, con conseguente riduzione dei decessi dovuti al consumo di stupefacenti e nessun aumento negli indici di consumo di droga. Non solo: il numero di persone curate per tossicodipendenze in Portogallo è aumentato del 20% dal 2001 al 2008 per poi stabilizzarsi.

Anche Paesi Bassi e Svizzera hanno già depenalizzato il possesso di piccole quantità di droghe pesanti.

Sono le stesse Nazioni Unite a sostenere la necessità di un approccio diverso rispetto alla criminalizzazione. In un rapporto del 2019 da parte di un comitato a guida del segretario generale, Antonio Guterres, si legge che l'Onu si impegna a "promuovere alternative alla condanna e alla punizione nei casi appropriati, compresa la depenalizzazione del possesso di droga per uso personale".

In questo modo si "affronterebbe anche il problema del sovraffollamento delle carceri e dell'incarcerazione eccessiva di persone accusate di crimini di droga", si legge nel documento stilato dai leader di tutte le agenzie delle Nazioni Unite, dei fondi e di altri organismi collegati.

Il provvedimento dell'Oregon è sostenuto dall'associazione degli infermieri locale, dal ramo dell'American College of Physicians e dall'Oregon Academy of Family Physicians.

"Punire le persone per l'uso di droga e per la loro dipendenza è costoso e non ha funzionato. Più trattamento farmacologico, non più punizioni, è un tipo di approccio migliore", hanno scritto i suddetti gruppi in un comunicato congiunto diramato prima del voto.

Ad opporre la misura, poche decine di procuratori distrettuali, i quali temevano "un aumento dell'accettabilità delle droghe pericolose". Ce ne sono però tre che hanno invece difeso la necessità di questo provvedimento, tra cui il primo procuratore della contea più popolosa dell'Oregon, a Portland, la più grande città dello Stato.

"Leggi antidroga fuorvianti hanno creato profonde disparità nel sistema giudiziario", ha detto il procuratore distrettuale della contea di Multnomah, Mike Schmidt. "Arrestare persone con dipendenze è una punizione crudele, perché li schiaffeggia con una fedina penale indelebile, che può rovinare delle vite".

D'accordo con Schmidt si è anche detto Jimmy Jones, direttore esecutivo di Mid-Willamette Valley Community Action, un gruppo che aiuta i senzatetto. "Ogni volta che [qualcuno viene arrestato per possesso], non solo questa persona entra nel sistema giudiziario penale. L'arresto ci rende molto difficile ospitare una qualsiasi di queste persone: molti proprietari non vogliono avere niente a che fare con chi ha precedenti penali".

La misura decriminalizza il possesso di meno di un grammo di eroina o metanfetamina; due grammi di cocaina; 12 grammi di funghi psilocibini; 40 dosi di LSD, ossicodone o metadone; e un grammo oppure cinque pillole di MDMA.

Il dipartimento delle entrate dell'Oregon ha dichiarato di aver raccolto circa 133 milioni di dollari dalle imposte sulla marijuana durante l'ultimo anno fiscale, iniziato nel luglio 2019 e terminato lo scorso giugno.

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Gli oppositori hanno molto battuto su un tasto, non dimostrato da alcuno studio, ovvero che la depenalizzazione delle droghe pesanti renderebbe i giovani più propensi ad iniziare a farne uso.

Nel 2014, il voto sull'uso ricreativo e la vendita di marijuana passò per meno di 200mila voti su 1,5 milioni. Per questo non era sicuro che la Misura 110 sarebbe stata approvata.

Molto ha influito l'alta affluenza degli elettori per le presidenziali.

Lo aveva ipotizzato anche Christopher McKnight Nichols, professore associato di storia alla Oregon State University: impossibile, ha detto all'agenzia AP, prevedere il voto di chi va alle urne per la prima volta.

Il comitato in favore della 110 ha ricevuto una donazione di 500mila dollari dall'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, e dalla moglie Priscilla Chan attraverso la Chan Zuckerberg Initiative, che sostiene il lavoro scientifico ed educativo e promuove la riforma della giustizia penale.

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Mississippi, Arizona e Montana: approvate iniziative pro-marijuana

In contemporanea con le presidenziali, in Mississippi si è votato anche per l'iniziativa 65. Approvata, modificherà la costituzione dello Stato per consentire la prescrizione da parte di un medico di un massimo di 5 once (142 grammi) di marijuana al mese per tutti coloro che soffrono di più di 20 condizioni mediche.

In Arizona, è passata la Proposta 207 per legalizzare il possesso e l'uso di marijuana per adulti (+21 anni) e permettere a singoli individui di coltivare fino a sei piantine in casa propria.

In Montana, l'iniziativa costituzionale 118 ha stabilito un'età legale (21 anni) per comprare, consumare e consumare bevande alcoliche e marijuana. In Montana c'era già una legge per consentire l'uso medico, ora è stato esteso a quello ricreativo.

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