Trump pronto ad adire la Corte suprema perché i democratici avrebbero truccato il voto

Trump pronto ad adire la Corte suprema perché i democratici avrebbero truccato il voto
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Di Paolo Alberto Valenti
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Biden pesa parole di attesa e di fiducia, Trump scatena i suoi avvocati per riacciuffare l'avversario ancora in testa in molti stati. Lo scontro finale fra due concetti opposti d'America

A mezzanotte e mezza ora europea del 6 novembre con un discorso a sorpresa alla Casa Bianca Donald Trump ha accusato senza mezzi termini il Partito Democratico di brogli e ha riaffermato di aver vinto e che non permetterà che nessuno lo derubi di questa vittoria dichiarando inoltre che si rivolgerà a quella Corte Suprema presso la quale ha fatto eleggere nelle scorse settimane e in fretta e furia una giudice conservatrice. Un discorso esplosivo quello del presidente uscente degli Stati Uniti che non mancherà di complicare una situazione mai vista in nessuna elezione presidenziale americana.

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Queste del resto sono le ore più lunghe degli States: quelle che separano il multietnico popolo americano dalla proclamazione del vincitore delle elezioni presidenziali 2020.

Biden resta in testa per voti scrutinati e segna il record di quasi 72 milioni di preferenze popolari ma Trump si è dichiarato vincitore in una elezione che ritiene gli sia stata scippata tanto da scatenare stuoli di avvocati per contestare i risultati in Pennsylvania, Wisconsin, Georgia e Michigan; in quest'ultimo stato un giudice ha già respinto il ricorso repubblicano per fermare il conteggio dei voti.

Solo i grandi elettori decreteranno il trionfatore.

Le immagini che i contendenti mostrano ad un popolo in trepidazione sono diametralmente opposte. Biden misura parole adatte all'attesa. Trump resta in preda alle sue intemperanze nella prosecuzione di un copione che lo ha visto saltellare sulle ribalte della campagna elettorale interpretata come la festa ad un rodeo.

Due "Americhe " sul ring elettorale

Due Americhe molto lontane che Biden pero' , se eletto, dovrà cercare di ricucire davanti a un predecessore che invece è stato prevalentemente divisivo. Eppure la gente degli States è venuta in massa alle urne col record di 160 milioni di elettori inclusi i 101 e rotti milioni che hanno votato in anticipo fra cui i quasi 63 milioni che hanno scelto il voto postale.

Personalità lontane

Anche la gesticolazione dei candidati nei comizi davanti alle folle riassume personalità molto diverse. Trump aveva stracciato gli accordi per il clima di Parigi. Biden, con un tweet nell'anniversario in cui gli Usa sono usciti formalmente dall'intesa nata per combattere gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici, dichiara di voler rientrare nella Cop21 come primo passo per smontare quell'America First che si spera sappia tornare prima di tutto come faro di democrazia. A frenare le ambizioni democratiche potrebbe essere però un Congresso in cui i repubblicani continueranno ad avere il controllo del Senato, facendo di Biden un presidente dimezzato.

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