Cile, al referendum sepolta la Costituzione della dittatura

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Il 78 per cento degli elettori di ce SI a una nuova Carta. Quella vigente, del 1980, ispirata ai principi del neoliberismo, era stata imposta dalla dittatura militare

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Il 78 per cento degli elettori cileni si è espresso a favore della redazione di una nuova Costituzione. È il risultato del referendum di domenica, che promette di chiudere con la Carta che risale alla dittatura militare di Augusto Pinochet, e che arriva un anno dopo l'avvio di una profonda protesta sociale tuttora in corso.

Nella capitale Santiago è esplosa la gioia di tanti. "Non riesco ancora a credere che sia passato", dice una ragazza. "Ci sentiamo di aver vinto e di aver conquistato più stabilità e più giustizia dopo anni di attesa. Ora comincia la seconda parte, su come come gestire tutto questo. Ma siamo sulla strada giusta. Quindi io sono felice", spiga un uomo. "La verità è che tutti noi cileni continuiamo a sperare e ci aspettiamo molto da questo cambiamento. Ma la cosa principale è aver recuperato la nostra dignità. Abbiamo riottenuto la dignità che tanto cercavamo".

L'attuale costituzione proibisce lo sciopero ai lavoratori pubblici e sancisce la privatizzazione dell'acqua. Per riforme in materia di salute, pensioni, educazione richiede maggioranze impossibili di 4/7 e l'accordo del Tribunale Costituzionale vero guardiano del sistema

La costituzione in vigore in Cile è basata sul neoliberismo, e non garantisce ai cittadini molti degli istituti di rilevanza sociale come l'accesso gratuito a scuola e sanità. A causa dei limiti della costituzione del 1980 perfino le politiche espansive dei governi di centrosinistra sono rimaste frustrate. Per questo molti parlano del referensum di domenica come di una svolta storica per la politica cilena.

Il giornalista e docente Federico Larsen dall'Argentina scrive un breve thread Twitter per capire i due quesiti su cui si votava : "Vuole una nuova Costituzione?" e "Che tipo di organo dovrebbe redarre la nuova Costituzione?"

_Il secondo quesito è chiave. Le opzioni erano a) una convenzione costituente di 155 membri votati direttamente dal popolo o b) una convenzione mista di 86 parlamentari attuali e 86 nuovi membri votati ad hoc. Sinistra chiede a) destra vuole b) per limitare cambiamenti. Si tratta dell'ennesimo passo nel processo iniziato con le grandi manifestazioni studentesche del 2006, continuato dagli universitari nel 2011 e poi con le grandi proteste del 2019. Una delle richieste è riscrivere le regole imposte da Pinochet nella costituzione del 1980. Quella cilena è una costituzione unica fatta per legare le mani a chiunque governi e impedire cambiamenti al modello pinochetista pur assumendo una struttura democratica. L'art. 19 privatizza di fatto tutti i servizi essenziali e qualsiasi cambiamento sarebbe anticostituzionale _Il Cile è l'unico paese dell'America Latina la cui costituzione non riconosce l'esistenza dei popoli indigeni. Più di due milioni di persone esigono il riconoscimento dei propri diritti collettivi, alla base dei conflitti emersi sin dalla fondazione dello stato cileno. Contro il muro della costituzione si sono infrante più volte le battaglie per l'aborto e per la gratuità dell'educazione. Secondo la destra eliminare il lucro dai servizi fondamentali sarebbe anticostituzionale. Così il Cile è diventato uno dei paesi più disuguali del continente. Classi medie e basse vivono indebitate per poter accedere a servizi basici. La caduta nella crescita del paese negli ultimi anni ha comportato un forte aumento della pressione su quei debiti. La repressione contro le manifestazioni scoppiate in quel contesto ha riacceso la miccia.

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