Dalle 400 varietà di agrumi della Todolí Citrus Fondation, alla culla dei cachi che alimenta il mercato nazionale e internazionale. A caccia dei tesori che impreziosiscono l'agricoltura spagnola
PUBBLICITÀGrazie alle sue terre ricche e abbondanti, la Spagna è una potenza agricola mondiale. In questo episodio viaggiamo dalla Valle dell'Ebro alla regione di Valencia, per scoprire la ricchezza degli agrumeti e dei tradizionali "peperoni del Pequillo" e partecipare alla raccolta dei cachi.
A Palmera, un piccolo centro nella comunità autonoma di Valencia, un giardino botanico ospita oltre 400 varietà di agrumi. A farne un vero museo a cielo aperto è stato Vicente Todolí, ex direttore della Tate Modern di Londra, fondatore della Todolí Citrus Fondation e dal 2013 anche direttore artistico dell'Hangar Bicocca di Milano. "Ho creato la Fondazione anzitutto per difendere le terre di famiglia dal rischio dell'edificazione - dice a euronews -. E poi per dar vita a coltivazioni che incoraggiassero la ricerca sugli agrumi, non solo dal punto di vista botanico, ma anche antropologico, gastronomico e medico".
Nella Valle dell'Ebro, visitiamo poi un vero tempio delle verdure sott'olio. Ad avviare il commercio, negli anni '40, la fondatrice Petra López. Oggi il nipote Cayo Martinez ha ereditato la missione di tramandare i sapori della sua terra e preso le redini dell'azienda "La Catedral de Navarra".
Suolo ricco, clima mite e scarse precipitazioni rendono queste la regione di Valencia particolarmente adatta anche alla coltivazione dei cachi. La Spagna è l'esportatore numero uno al mondo e il 90% della sua produzione proviene da qui. "Quanto differenzia i nostri cachi è il fatto che derivano da una varietà autoctona - ci dice Cirilo Arnandis, presidente della Cooperativa Kaki Ribera del Xuquer -. Piante che crescevano spontaneamente nella regione e che a seguito di diverse mutazioni, oggi producono questi frutti di colore rosso brillante".
