L'addio a Juliette Greco, icona della canzona francese

Chiesa di saint germain des prés
Chiesa di saint germain des prés Diritti d'autore Francois Mori/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Di redazione italiana
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Una folla in lutto dietro le transenne del piazzale della chiesa parigina di Saint Germain-des-Prés ha reso omaggio all'artista. Molte le celebrità, tra gli altri Hollande e Brigitte Macron

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In tanti hanno voluto esserci per l'ultimo saluto a Juliette Greco, l'icona della canzone francese spentasi a 93 anni lo scorso 23 settembre.

A Parigi nella chiesa di Saint Germain de Pres si sono tenuti i funerali questo lunedì mattina. Al cospetto dei grandi della Francia di oggi e ieri ma anche dei meno grandi fra i transalpini cresciuti con i brani della Greco.

Christine Parisian era una ragazzina e la Greco imperversava Oltralpe e non solo: "Era importante esserci - dice - perché è stata un'icona della canzone francese, una rappresentante del femminismo per me era importante ricordarla essendo qui oggi".

Molte le personalità francesi presenti, tra gli altri François Hollande e la  moglie del presidente Emmanuel Macron, Brigitte.

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Brigitte MacronFrancois Mori/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

Juliette Gréco,era nata il 7 febbraio del 1927 a Montpellier, nel sud della Francia. Con la sorella Charlotte è però cresciuta nei pressi di Bordeaux, in casa dei nonni, dopo la separazione dei genitori.Un'infanzia malinconica, la descrivono i biografi, in cui la giovane Juliette - che preferiva farsi chiamare Jujube, oppure Toutoute, come la chiamavano in famiglia - si esprimeva soprattuto attraverso la danza. Poi la guerra, che costringe la famiglia fuggire in una proprietà del Périgord, nel sud-ovest del Paese, che serve come luogo di passaggio per la Resistenza.

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L'ex presidente francese François HollandeFrancois Mori/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

Nel 1943, l'orrore assoluto: la mamma e la sorella vengono deportate, e lei stessa viene incarcerata in Francia per una decina di giorni. Un periodo della sua vita che racconterà in un'autobiografia edita nel 1983, 'Jujube'. "Scrivere 'Jujube' è stato estremamente crudele per me, estremamente violento. Ho amato scrivere ma non mi è piaciuto rivedere il film alla rovescia. Non volevo neppure che qualcun altro lo facesse al posto mio, l'ho scritto io, dunque".

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