USA: i colossi del volo licenziano 32mila dipendenti

Aeroport di Grapevine- Texas (archivio 2011)
Aeroport di Grapevine- Texas (archivio 2011) Diritti d'autore Tony Gutierrez/AP2011
Di Gioia Salvatori
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Avviate le procedure da American airlines e United airlines in mancanza di un accordo politico al Congresso per l'erogazione di 25 miliardi di dollari di aiuti

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Colossi del volo che si sgretolano come giganti d'argilla sotto il peso della pandemia di coronavirus e il tempo in cui il mercato tornerà quello di una volta, non si affaccia all'orizzonte. 

Due compagnie aeree americane hanno annunciato licenziamenti a partire da oggi per decine di migliaia di lavoratori; la prima a comunicare la notizia è stata nella giornata di ieri American airlines che taglia 19mila posti di lavoro, poco dopo Unite airlines ha fatto sapere di fare altrettanto, qui i lavoratori da licenziare sono 13.400. 

Inquieti i lavoratori che vedono nero per il loro futuro, assistenza sanitaria compresa. 

La decisione delle compagnie aeree consegue il mancato accordo al Congresso, tra repubblicani e democratici, per erogare altri aiuti al settore. Si tratta di 25 miliardi di dollari. Sia American che United airlines hanno assicurato ai lavoratori che torneranno sui loro passi in caso di accordo politico. 

La situazione è grave ovunque; la IATA già a giugno aveva stimato perdite a livello globale per le compagnie aeree per 84 miliardi di dollari nel 2020 e per 15 miliardi nel 2021. 

A rischio 46 milioni di posti di lavoro

La Air Transport Action Group (ATAG), una coalizione di organizzazioni dell'industria aeronautica con sede a Ginevra, ha pubblicato ieri un rapporto secondo il quale 46 milioni di posti di lavoro nel settore dell'aviazione e che ruotano intorno al settore dell'aviazione (più della metà degli 88 milioni di posti di lavoro sostenuti), potrebbero essere persi almeno temporaneamente a causa della pandemia. Si tratta, si legge nel rapporto (clicca qui per l'integrale) di "Ruoli altamente qualificati nell'aviazione, di posti di lavoro nel turismo influenzati dalla mancanza di viaggi aerei e occupazione lungo la catena di approvvigionamento nel settore edile, forniture di catering, servizi professionali e tutto ciò che è necessario per gestire un sistema di trasporto globale". 

 Molti prevedono che i viaggi aerei non torneranno ai livelli dell'anno scorso fino al 2024.

"L'industria del trasporto aereo potrebbe ridursi della metà per sopravvivere, afferma il presidente della United Airlines".

Secondo il rapporto, che si basa su un'analisi di Oxford Economics, la perdita di posti di lavoro presso compagnie aeree, aeroporti e compagnie aerospaziali civili da sole potrebbe ammontare a 4,8 milioni entro l'inizio del prossimo anno, una riduzione del 43% dell'occupazione rispetto ai livelli precedenti la pandemia.

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