I sogni dei bimbi di Gaza. Nella Striscia la voglia di ricominciare

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Di Debora Gandini
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I sogni dei bimbi di Gaza. Nella Striscia la voglia di ricominciare partendo dalle piccole abitudini quotidiane. Come andare al cinema o a teatro. Le sale sono state chiuse negli anni a partire dalla prima Intifada. Ora un gruppo di clown e genitori organizza spettacoli sui balconi

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La prima sala cinematografica fu aperta nel 1944, nel centro di Gaza. Il Samer fu anche il primo chiudere i battenti nel 1987 segnò di fatto la fine delle proiezioni nella Striscia. Da allora, soltanto rarissime proiezioni sono state organizzate in ambienti normalmente adibiti ad altri scopi o in luoghi all'aperto. Fino alla straordinaria riapertura il sabato. Un momento di svago.

Dopo la chiusura di tutti gli esercizi pubblici presenti a Gaza, per la pandemia da Covid-19, le uniche attività ricreative per le famiglie e i residenti nella Striscia sono passare il tempo sui balconi. Ed è proprio qui che un gruppo di giovani palestinesi ha dato vita a nuove forme di teatro o di spettacoli.

A Nuseirat, Fida Al-Lidawi, clown e attore di burattini, ha deciso di fare ciò che ama dal tetto di casa sua per far divertire i bambini del quartiere: "Qui a Gaza c’è il desiderio di andare al cinema o a teatro. I bimbi però non possono assistere a teatrali o vedere film, non lo possono fare perché mancano le strutture.”

La voglia di ricominciare a Gaza

Un'intera generazione, quella dei trentenni, nella Striscia di Gaza non sa nemmeno cosa sia un cinema. Tutte le sale sono state chiuse dopo lo scoppio della prima Intifada nel 1987. Nader Abu Omar e sua moglie abitando in una palazzina dove abitano anche altri 28 membri della loro famiglia. Da quando uno di loro, è stato trovato positivo al Coronavirus, tutti sono in quarantena. Il cinema per loro è diventato un modo per passare la giornata.

"Quando ero piccolo, ho avuto l'occasione di andare al cinema. Mi ha colpito molto l'atmosfera all'interno della sala, i suoni, le luci", Racconta Nader. "Di qui è nata l’idea di ricreare un'atmosfera quasi simile per i bambini usando lo schermo televisivo. I piccoli adorano questi spettacoli che faccio. Vogliono divertirsi così tutti i giorni.”

"Nella Striscia di Gaza viviamo in condizioni difficili, soprattutto dopo la pandemia, fa notare Zahra, la moglie di Nader. "Siamo genitori, abbiamo bambini che non possono uscire di casa, e dobbiamo inventarci sempre dei passatempo divertenti e diversi per i più piccoli. Giochi particolari come gli spettacoli fatti in casa, come una sorta di film. E’ l’ideale per scaricare lo stress dovuto alla situazione molto particolare e difficile.

La speranza di Zahra è di poter portare un giorno i suoi figli in una vera sala cinematografica.

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