Ennesimo fine settimana di proteste in Bielorussia. Decine gli arresti

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Di Debora Gandini
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Ennesimo fine settimana di proteste in Bielorussia. Decine gli arresti. In piazza centinaia di donne inneggianti alla leader dell'opposizione Svetlana Tsikhanouskaya. L'Unione europea valuta nuove sanzioni al governo Lukashenko

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Migliaia di persone sono tornate in piazza a Minsk per chiedere le dimissioni di Aleksandr Lukashenko. Un ennesimo fine settimana in Bielorussia all’insegna delle proteste contro il presidente accusato di brogli per le elezioni del mese scorso.

Secondo fonti locali sono decine i manifestanti arrestati dalle forze di sicurezza, Per le strade della capitale centinaia le donne, diventate ormai un simbolo di queste proteste. Inni e cori inneggianti alla leader dell'opposizione Svetlana Tsikhanouskaya, per il popolo la vera vincitrice delle presidenziali. Immancabile la pesenza di Nina Bahinskaja, la bisnonna di 73 anni diventata un'icona del movimento.

L’Unione europea sta valutando nuove sanzioni al governo Lukashenko a causa della repressione delle proteste. Secondo il relatore speciale delle Nazioni Unite Anaïs Marin, più di 10mila manifestanti pacifici sono stati "arrestati senza motivo" e sono stati segnalati "oltre 500 casi di tortura, commessi da agenti statali". Secondo Lukashenko le manifestazioni sono sostenute da potenze straniere e si è offerto di attuare le riforme costituzionali ma, finora, si è rifiutato di dimettersi. All'inizio di questo mese, si è assicurato un prestito di 1,5 miliardi di dollari dalla Russia.

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