Futuro incerto per i 250 siriani accampati alle porte di Lione

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Le autorità di Vaulx-en-Velin ne hanno disposto lo sgombero, ma le associazioni chiedono di trovare una soluzione abitativa

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Sono in 250, alcuni sono partiti dalla Siria nel 2011, all'inizio della guerra civile, e ora sono accampati in alloggi di fortuna a Vaulx-en-Velin, alle porte di Lione, in Francia. Tutti rischiano la deportazione, dopo che le autorità hanno disposto lo sgombero del campo nato fortunosamente sui terreni accanto alla nuova mediateca comunale, ma nessuno sa che fine potranno fare.

A dare una mano ai profughi ci sono alcuni abitanti del paese, impegnati con una associazione di volontariato, e che puntano l'indice sull'amministrazione locale.

"Vogliono sgomberare il terreno per inaugurare la mediateca e celebrare il prestigio di Vaulx-en-Velin. Invece bisognerebbe far vedere la situazione che c'è qua dietro. Ci sono 1500 case sfitte nel comune, e ci sono 250 persone nel campo e senzatetto, almeno 70 famiglie potrebbero venire ospitate", spiega una attivista.

Scacciati dalla guerra, molti vorrebbero poter tornare in Siria, un giorno, "Se ci sarà un modo, se la Turchia aprirà i confini tornerò in Siria. Preferisco morire lì, invece che in Francia", dice con molta amarezza uno di loro..

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