Brexit, a rischio i conti correnti dei britannici nell'Ue

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Senza una intesa dal 31 dicembre 2020 le banche non assicurranno servizi ai britannici residenti nell'Unione

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Diverse decine di migliaia di cittadini britannici residenti nell'Unione europea potrebbero vedersi chiudere i propri conti correnti bancari se Londra non definirà un accordo commerciale per il post-Brexit.

Secondo quanto scrivono alcuni dei principali gruppi bancari britannici ai loro clienti, alla fine del periodo di transizione fissato per il 31 dicembre 2020, gli istituti della Gran Bretagna non saranno più in condizione di assicurare servizi finanziari ai residenti nell'Unione, a meno che non richiedano nuove licenze per l'esercizio dell'attività bancaria.

Il problema non riguardderebbe solo i correntisti privati, ma avrebbe un impatto anche sulle società finanziarie impegnate a erogare consulenze su portafogli già esistenti.

Lapidario il commento ufficiale del ministero delle Finanze di Londra. "Ci aspettiamo che le banche trattino i loro clienti in maniera trasparente e che forniscano loro comunicazioni tempestive, per permettere che vengano prese le decisioni più appropriate".

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