Il Presidente bielorusso si autoisola, mentre le Nazioni Unite attaccano duramente il suo operato: Tikhanovskaya rincara la dose parlando di torture e violenze sessuali
Il Presidente bielorusso Alexander Lukashenko convoca i suoi fedelissimi e annuncia che chiuderà le frontiere della Bielorussia con Polonia e Lituania e metterà l'esercito a controllare il confine con l'Ucraina.
Poi lo "Zar di Minsk" si è rivolto ai cittadini dei tre Paesi vicini.
Assediato da ormai 40 giorni di proteste popolari, Lukashenko si blinda, si autoisola ed è sempre più convinto che la rivolta nei suoi confronti sia pilotata dall'estero.
L'UE attacca, Tikhanovskaya rincara
L'Unione europea, nel frattempo, approva una serie di sanzioni contro di lui: nel corso della 45esima Sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, si registra un attacco frontale all'indirizzo della Bielorussia e del suo Presidente Lukashenko per le presunte violazioni dei diritti da parte delle autorità.
A rincarare la dose è poi la candidata dell'opposizione, Svetlana Tikhanovskaya, che riferisce di torture e violenze sessuali da parte delle forze governative.
"Ci sono accuse di violenza sessuale contro i manifestanti - afferma Yury Ambrazevich, rappresentante permanente della Bielorussia presso le Nazioni Unite, che nega, manco a dirlo, ogni addebito - non ci sono registrazioni ufficiali di ciò, non ci sono conferme neppure delle affermazioni secondo cui le persone sono scomparse in relazione alle proteste.
E non ci sono state detenzioni politiche: alcune persone sono state prese in custodia per le indagini, in conformità del codice".
Polonia e Lituania sostengono la Bielorussia
Il Primo Ministro polacco, Mateusz Morawiecki, durante la sua visita in Lituania, ha dichiarato che i due paesi, entrambi vicini "di casa" della Bielorussia, continueranno ad offrire assistenza medica e materiale ai bielorussi che sono stati feriti e perseguitati durante le proteste.
Morawiecki sostiene che l'UE e i finanziatori internazionali dovrebbero offrire almeno un miliardo di euro di sostegno economico alla Bielorussia e alle sue aziende.
La lista dei poliziotti violenti
Svetlana Tikhanovskaya, candidata dell'opposizione alle contestate elezioni presidenziali del 9 agosto, ha dichiarato che gli attivisti stanno compilando una lista degli agenti delle forze dell'ordine - con nomi, cognomi e indirizzi - che sarebbero stati coinvolti in queste settimane in violenze contro i manifestanti.
Le proteste non si placano, nemmeno nei piccoli gesti quotidiani, come si vede in questo video del reporter "Nexta".
Quasi 7.000 persone sono state arrestate e centinaia sono state brutalmente pestate dalla polizia durante i primi giorni delle proteste, innescate dalle elezioni del 9 agosto.