Primo giorno di scuola in Italia tra emozione, regole e timori

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Di Giulia Avataneo
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Cinque milioni e 600 mila studenti sono tornati fra i banchi in dodici regioni

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Primo giorno di scuola per cinque milioni e 600 mila studenti in dodici regioni italiane, oltre alla provincia di Trento. Un test cruciale nel Paese primo focolaio europeo del Covid, dove la situazione è relativamente tranquilla e gli allievi sono potuti tornare in classe a sei mesi dall'ultima campanella.

Davanti al liceo Visconti di Roma i ragazzi trattegnono a stento l'emozione: "Dopo così tanto tempo passato a casa è quasi una liberazione tornare in classe", dice Giorgio, uno studente. Qui l'ingresso differenziato è riuscito solo a metà e al suono della campanella un po' di assembramento c'è, anche se le mascherine sono al loro posto. "È solo il primo giorno - commenta ottimista Giovanni, al suo primo giorno di liceo - sono sicuro che con il tempo saremo tutti più rispettosi". 

Alessandra Tarantino/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
Gli studenti non si vedevano da sei mesi, almeno in classeAlessandra Tarantino/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

A poca distanza la mamma Antonella lo guarda soddisfatta. "Mi sento felice ed emozionata. Per mio figlio è il primo giorno, questo supera tutto, anche il timore che possano esserci dei problemi. Ho comunque molta fiducia negli insegnanti e nei dirigenti scolastici". 

In fila per il controllo della temperatura

Una riapertura per tanti, non per tutti: diverse Regioni partiranno con qualche giorno di ritardo, per adeguarsi alle normative anti Covid e in alcuni casi direttamente dopo le elezioni del 21 e 22 settembre.

Gli istituti hannno dovuto adeguarsi a regole stringenti per garantire il distanziamento di un metro. Dove questo non è possibile, rimane l'obbligo di mascherina per tutta la durata delle lezioni.

"Anche se non abbiamo ancora i banchi singoli - spiega la dirigente scolastica del Visconti, Rita Pappalardo - abbiamo assicurato la distanza mantenendo il banco doppio per un singolo studente, oppure posizionando sedie pieghevoli". 

Luca Bruno/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
L'attesa dei bambini a Codogno, primo focolaio d'ItaliaLuca Bruno/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved

Al liceo classico Giulio Cesare, nella capitale, gli allievi aspettano con pazienza il loro turno per entrare, in fila indiana e a debita distanza l'uno dall'altro. Questo istituto ha installato il termoscanner per misurare la temperatura all'ingresso e fornisce percorsi differenziati. 

Gli esperti mettono in conto che con la riapertura l'indice di contagio possa salire fino a mezzo punto. Altrove, come in Germania e in Francia la presenza di focolai **ha già portato a richiudere centinaia di scuole. **

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