In piazza anche i "no-mask", che definiscono "illiberale" l'obbligo della mascherina
Un migliaio di persone hanno manifestato a Bruxelles per chiedere al governo di destinare risorse al settore della cultura e degli spettacoli, colpito dalle conseguenze della pandemia.
La manifestazione che si è svolta senza incidenti è stata conclusa dall'intervento di numerosi operatori culturali, i quali hanno sottolineato la necessità di un sostegno pubblico a un ambito che genera il 5 per cento del PIL.
Léa Brooking, attrice: "Tutti abbiamo bisogno di lavorare, tutti abbiamo bisogno di mangiare la sera, e di pagare l'affitto. È il nostro lavoro, è il lavoro di migliaia di persone. Ed è un lavoro come un altro".
Sempre nella capitale belga sono scesi in piazza anche i "no-mask", per protestare contro le misure sanitarie rese necessarie dalla pandemia..
La polizia è intervenuta per disperdere i dimostranti, molti dei quali non indossavano la maschera nonostante sia stata resa obbligatoria dalle autorità, senza rispettare le distanze di sicurezza.
Due persone sono state fermate, e a una di loro viene contestata l'aggressione contro un poliziotto, rimasto lievemente ferito al volto.