"In Polonia giustizia a rischio". I Paesi Bassi fermano le estradizioni

Proteste a Varsavia contro la riforma della giustizia (dicembre 2019)
Proteste a Varsavia contro la riforma della giustizia (dicembre 2019) Diritti d'autore Czarek Sokolowski/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.
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Stop alle estradizioni verso la Polonia, finché non sarà garantita l'indipendenza della giustizia locale. Un tribunale dei Paesi Bassi: "Indipendenza della magistratura e giusto processo non garantiti". Sollecitato un pronunciamento della Corte di giustizia dell'Unione Europea

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Stop alle estradizioni verso la Polonia, finché non sarà garantita l'indipendenza della giustizia locale. Un tribunale distrettuale di Amsterdam ha confermato la linea già in precedenza adottata dai Paesi Bassi e fatto sapere di aver sollecitato un pronunciamento della Corte di giustizia dell'Unione Europea. 

La richiesta affonda le radici nel fatto che l'estradizione tra paesi europei ricade fra gli ambiti di competenza della giustizia UE. Episodio scatenante: la richiesta della Polonia di estradare un suo cittadino, sospettato di traffico di droga nei Paesi Bassi.

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L'appello all'Europa degli oppositori delle riforme alla giustizia polaccaCzarek Sokolowski/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.

"Giusto processo e indipendenza della giustizia a rischio dal 2017"

In merito allo stesso caso la Corte di giustizia dell'Unione Europea era già stata sollecitata a fine luglio dalla giustizia olandese, che esprimeva dubbi sulla legittimità della richiesta di estradizione e sottolineava come "dal 2017 l'indipendenza della magistratura polacca e, di conseguenza, del diritto a un giusto processo" fossero oggetto di crescenti pressioni. 

La corte distrettuale di Amsterdam: "Non c'è più indipendenza da Governo e Parlamento"

Il riferimento è alle numerose riforme attuate a partire dal 2015 dal partito conservatore Diritto e Giustizia di Jarosław Kaczyński. Tra le più controverse, insieme a quelle riguardanti la nomina e il trasferimento dei giudici, anche la più recente introduzione, sempre a loro carico, di una serie di misure discipinari. Sviluppi che, secondo la stessa corte distrettuale di Amsterdam, "nel loro complesso minano così profondamente l'indipendenza della giustizia polacca, da non poterla ormai più considerare indipendente dal Governo e dal parlamento". 

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Il leader del partito Diritto e giustizia, Jaroslaw KaczynskiCzarek Sokolowski/Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.

Tempi lunghi per pronunciamento. Si attendono risposte dal 2018

Interrogativo sollevato dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione Europea è anche se una tale assenza di garanzie" non rischi di compromettere il meccanismo di estradizione europeo nel suo complesso. "Fin quando tutti questi interrogativi non troveranno risposta - conclude il comunicato del tribunale olandese - è comunque chiaro che non daremo seguito ad alcuna estradizione". Il pronunciamento potrebbe richiedere tempi molto lunghi. Una simile sollecitazione da parte dei Paesi Bassi era già stata inoltrata nel 2018.

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