"Intrigo internazionale Navalny": ma Trump resta alla finestra. Strategia di non belligeranza?

Angela Merkel e Jens Stoltenberg: i peggiori "nemici" di Putin sul caso-Navalny.
Angela Merkel e Jens Stoltenberg: i peggiori "nemici" di Putin sul caso-Navalny. Diritti d'autore Michael Kappeler/(c) dpa-pool
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Di Cristiano Tassinari
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Mentre Unione Europea e Nato chiedono spiegazioni, la Casa Bianca evita di puntare il dito su Putin. Strategia di non belligeranza?

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Per la Russia è un complotto ai danni del Cremlino, un vero e proprio intrigo internazionale, ma sul caso dell'avvelenamento di Alexei Navalny, NATO e Unione Europea vanno avanti per la loro strada.

"Inaccettabile"

Con un comunicato, Josep Borrell, Alto Rappresentante per gli Affari Esteri della Commissione Europea, ribadisce che l'uso di armi chimiche - come il Novichock, con cui sarebbe stato avvelenato Navalny - "è assolutamente inaccettabile e costituisce una violazione delle leggi internazionali e dei diritti umani".

Riunione NATO con un solo argomento: Navalny

Il Segretario Generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha precisato che la vicenda dell'attivista russo sarà l'unico argomento della riunione prevista per questo venerdi, con conferenza stampa a seguire.

"Questo è lo stile russo"

L'attenzione internazionale sul caso e le accuse di complotto che arrivano da Mosca rimbalzano negli uffici della Fondazione Anti-Corruzione (FBK) voluta proprio da Navalny.

Ivan Zhdanov ne è il direttore.

"Lo Stato russo si sta impegnando nelle ipotesi più folli e assurde. Questo è il loro stile. Cominciano parlando di provocazioni da parte dell'Occidente, di interferenze da parte di terzi.
Ne inventeranno molte altre, di queste storie. Questo è il loro modo di lavorare: seminare il caos e diffondere la confusione".
Ivan Zhdanov
Direttore Fondazione Anti-Corruzione
Screenshot
Ivan Zhdanov, 32 anni, è il direttore della Fondazione Anti-Corruzione creata da Alexei Navalny.Screenshot

La Casa Bianca sta alla finestra

Washington, per il momento, preferisce tenere le distanze.

La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, pur incalzata dalle domande dei cronisti, ha evitato accuratamente di puntare il dito contro la Russia e contro Putin per l'avvelenamento di Alexey Navalny.
Una strategia di "non belligeranza"?

Screenshot
Kayleigh McEnany, addetta stampa della Casa Bianca.Screenshot
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