UK: caos nelle università

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Di Marta Brambilla
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Il governo britannico fa marcia indietro sulle valutazioni degli studenti affidate a un algoritmo ma le proteste dei futuri universitari continuano

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E' caos nelle università britanniche. A crearlo è stato il clamoroso fallimento del sistema che doveva stilare le graduatorie per accedere alle facoltà che il governo aveva deciso di affidare a un algoritmo e non alle valutazioni dei professori.

Il risultato è stato che molti ragazzi si sono trovati l voto finale abbassato, in particolare quelli provenienti dalle scuole statali, altri rialzato senza alcun motivo.

"È stato ingiusto, soprattutto per noi studenti" dice Mariam Ojobowale futura studentessa all'università dell'Hertfordshire "Io ho lavorato sodo prima che arrivasse il coronavirus, il modo in cui hanno cambiato i voti è assurdo, noi studenti meritavamo di meglio, e non abbiamo avuto quello che meritavamo.".

Di pochi giorni fa lîmbarazzante marcia indietro del ministero dell'istruzione che ha deciso di riaffidare alle valutazioni dei professori i giudizi finali. Alcune università avevano però già assegnato i posti in base all'agoritmo e ora gli atenei devono capire se riusciranno a trovare spazio in più per i ragazzi i cui voti sono stati migliorati.

"Non so come tutti riusciranno ad avere posti ovunque" sostiene Rosa Mackay che si iscriverà alla facoltà artistica del Chelsea College "Non si può improvvisamente dire "oh no, puoi avere un posto qui". E rifiutare le altre persone perché ora hanno voti diversi, quindi non ho idea di come faranno e questo mi fa davvero arrabbiare. Sono sicura che le persone che volevano e meritavano davvero quei posti ora non li avranno più".

Sono circa 500mila gli studenti che ogni anno nel Regno Unito iniziano l'università. Quest'anno l'intervento del governo, e non il raggiungimento di risultati accademici, sta decidendo migliaia di carriere universitarie.

Pancho Lewis, consigliere comunale laburista di Westminster accusa l'operato dell'esecutivo britannico:

"C'è il caos assoluto. L'incompetenza ai vertici del governo non basta a descrivere ciò a cui stiamo assisstendo. Hanno devastato la vita di molti giovani. Questa inversione a U era la cosa giusta da fare, ma in realtà avrebbero dovuto pianificarla meglio".

Il governo si è scusato per l'angoscia causata dando la colpa alle enormi sfide operative senza precedenti provocate dalla pandemia. Ma è poco confortante per gli studenti che ora devono attendere le decisioni delle singole facoltà che si trovano a dover gestitre un numero di ragazzi qualificati superiore a quello che possono ragionevolmente accogliere.

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