Giornata dell'Indipendenza ucraina per la prima volta senza parata militare. Controparata dei paramilitari dei "Difensori dell'Ucraina"
Si dice ancora convinto che il conflitto in Donbass possa finire entro quest'anno, il presidente ucraino Volodimir Zelensky, che dopo aver cancellato la parata militare del giorno dell'Indipendenza, ha presenziato a celebrazioni ufficiali che si sono svolte in un clima più sobrio ma non per questo meno solenne.
Nel suo intervento, il capo dello Stato ha paragonato l'Ucraina a una madre a cui abbiano sottratto due figlii, il Donbass e la Crimea.
Con la Crimea ormai di fatto sotto il controllo russo, resta il conflitto per il controllo per il controllo del Donbass. La guerra, scoppiata nel 2014 e finora costata la vita a 13.000 persone, secondo il presidente ucraino avrebbe dovuto trovare soluzione entro quest'anno. L'inviata di Euronews Alexandra Vukulina è andata a chiedergli se è ancora dello stesso parere.
"Voglio continuare a credere che finirà entro quest'anno, continuo a crederlo. Ora non voglio fare nomi o essere specifico, ma rispetto alla squadra precedente debbo dire che nessuno voleva riuscire in questo più noi, nessuno ha fatto quanto noi per accelerarne il processo".
A fare da controcanto alle celebrazioni ufficiali la marcia dei Difensori dell'Ucraina, un gruppo paramilitare che ha adottato la stessa denominazione del reparto ucraino delle SS naziste, e che intende rappresentare le correnti nazionaliste di estrema destra, molto presenti nel paese, tanto da spingere, nel 2014 l'allora presidente Poroshenko a istituire la festività in onore dei difensori della patria tra le feste nazionali.