Usa, al via la Convention democratica

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La kermesse da cui uscirà Joe Biden come candidato definirà la strategia per contendere la Casa Bianca a Donald Trump

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Quattro anni fa la nomination democratica di Hillary Clinton è stata lanciata dal solito circo: una miscela di spettacolo e tv, con qualche spruzzata di politica. Niente di piu diverso da quella di quest'anno, con la pandemia che trasforma la kermesse in una quattro giorni virtuale, basata fondamentalmente sui contributi via internet.

Eppure da queste assise parte la sfida dei democratici per la Casa Bianca: da qui verranno le parole d'ordine e la linea che si spera di usare per insediarvi Joe Biden, che ieri ha incassato l'endorsement di Michelle Obama. "Conosco Joe, è un uomo profondamente onesto ed è guidato dalla fede. È stato un vicepresidente eccezionale. Sa cosa serve per salvare l'economia, controllare la pandemia e guidare il nostro paese. E ascolta, dicendo la verità e avendo fiducia nella scienza ".

Unito nel sognare la sconfitta di Trump, il partito democratico statunitense resta diviso sulle scelte da fare. L'arrivo di Kamala Harris come candidata alla vicepresidenza scontenta i settori più di sinistra, che puntavano su Alexandria Ocasio-Cortez, ma viene presentata come una mossa capace di attrarre quote di repubblicani poco convinti da Trump e ancora incerti su chi votare.

Secondo i sondaggi il vantaggio di Biden si riduce, e potrebbe bastare qualche uscita "politicamente scorretta", materia in cui Trump eccelle, per riaprire la corsa a novembre.

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