Usa 2020: candidatura ufficiale dei dem per Kamala Harris alla vice presidenza

Joe Biden e Kamala Harris in corsa alle Presidenziali Usa
Joe Biden e Kamala Harris in corsa alle Presidenziali Usa Diritti d'autore ROBYN BECK/AFP or licensors
Di Euronews & Stefania De Michele
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Stati Uniti, parte la campagna dei democratici in vista delle presidenziali. Il ritratto di Kamala Harris, candidata dem alla vice presidenza

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Il Sogno Americano alla Francis Scott Fitzgerald sopravvive ad altissimo livello.
Ed è così che negli Stati Uniti, Paese delle grandi disuguaglianze - sottolineate dal Black Lives Matter - ma anche terra di storico fermento per le più grandi conquiste civili, per la prima volta una donna nera e asiatica americana stacca il biglietto per il treno in corsa verso la Casa Bianca.
L'annuncio ufficiale nella terza giornata della Convention dei Dem.
È la scelta del candidato dem Joe Biden, che ha indicato Harris come sua compagna di viaggio e ipotetica inquilina al numero civico 1600 di Pennsylvania Ave, Washington.

L'endorsement di Obama

Gli endorsement a Harris sono di sostanza: arrivano dalla prima donna dem candidata alla presidenza, Hillary Clinton, dalla speaker della Camera Nancy Pelosi e dal primo presidente nero, Barack Obama.

"Mi sono seduto nello Studio Ovale con entrambi gli uomini che sono in corsa per la presidenza - spiega Obama - non mi sarei mai aspettato che il mio successore volesse abbracciare la mia visione o continuare la mia politica. Speravo, per il bene del nostro Paese, che Donald Trump potesse mostrare un certo interesse nel prendere il lavoro seriamente, che potesse sentire il peso dell'ufficio e avere un po' di rispetto per la democrazia che gli era stata affidata. Ma non l'ha mai fatto".

Nei pronostici della vigilia, a marzo, Kamala Harris era vista come una delle papabili, alla luce delle dichiarazioni di Biden che aveva annunciato voler scegliere una donna come potenziale vice-presidente. Lei, senatrice californiana, è una critica feroce del tycoon al potere, tanto che il suo ingresso in pista è stato già salutato da un attacco presidenziale. "Mi meraviglio della scelta di Sleepy Joe (il nickname di Biden, secondo Trump ndr), soprattutto dopo le critiche che Harris gli ha rivolto durante le primarie dem".

Harris condivide dunque la candidatura democratica in un momento complicato per gli Stati Uniti, duramente colpiti dalla pandemia e dalle difficoltà economiche, oltre che scossi dalle proteste per la violenza della polizia e l'ingiustizia razziale.

Chi è Kamala Harris e per cosa si batte?

Kamala Harris è nata in California da padre giamaicano e madre indiana. Dopo aver lavorato come procuratrice della contea, concentrandosi sui casi di violenza sessuale, è stata eletta procuratore distrettuale di San Francisco nel 2003, prima americana asiatica e prima donna a ricoprire questo incarico.

Sette anni dopo, è stata eletta procuratrice generale dello Stato della California.

"Ho deciso di diventare procuratore perché credevo che ci fossero persone vulnerabili e senza voce che meritavano di essere ascoltate", ha detto.

Harris è stata eletta al Senato degli Stati Uniti nel 2016, prima donna nera a conquistare la poltrona alla Camera Alta in California.
Come membro di quattro commissioni del Senato, si è guadagnata la reputazione di essere una inquirente determinata, senza dubbio aiutata dal suo background.

La 55enne ha lanciato la sua campagna presidenziale nel 2019, come candidata alle primarie democratiche. Ma si è ritirata dalla corsa a dicembre, prima delle votazioni.

È vista come una centrista e, durante le primarie, ha cercato di trovare un equilibrio sui temi del razzismo istituzionale e della brutalità della polizia, in particolare nei confronti delle minoranze. Tra le sue priorità politiche figurano la riforma della giustizia penale e la legislazione razziale.

Quanto è popolare Harris nei circoli democratici?

"Insieme batteremo Donald Trump", si legge nel profilo di Harris sul sito web dei Democratici, dopo il lancio della candidatura con Biden.

Molti vedono la sua discesa in campo come il riconoscimento del ruolo cruciale che gli elettori neri avranno probabilmente nelle elezioni di novembre.

L'ex presidente Barack Obama ha detto che la nomina è stata "un buon giorno per il nostro Paese". Harris è "più che preparata per il lavoro" e ha "trascorso la sua carriera a difendere la nostra Costituzione e a lottare per la gente che ha bisogno di un giusto trattamento", ha twittato.

La stratega del partito Christine Pelosi, anche lei californiana, ha detto di essere "entusiasta" della scelta.

"Sentire gli amici afroamericani e gli amici indoamericani in tutto il Paese, alcuni dei quali stanno letteralmente piangendo di gioia e di riconoscimento per essere finalmente rappresentati, è davvero un momento speciale", ha detto alla BBC.

Oltre alle questioni etniche e di genere, è fondamentale anche l’età. Biden ha quasi 78 anni: in caso di vittoria alle elezioni sarebbe il presidente degli Stati Uniti eletto in età più avanzata. In tanti mettono in dubbio la possibilità che, in caso di uccesso, possa ricandidarsi a un secondo mandato, a 81 anni: e in quel caso, a meno di rivolgimenti, Harris sarebbe la candidata democratica favorita a succedergli. Ma c'è chi teme che Biden possa anche non arrivare a chiudere il primo mandato: la figura di una vice solida e determinata è quindi un valore aggiunto sostanziale del tandem progressista.

Ma durante la campagna per le primarie dell'anno scorso, il background di Kamala Harris ha suscitato lo scetticismo di alcuni progressisti. I suoi precedenti come procuratore sono stati guardati con perplessità e alcuni liberali e giovani elettori neri hanno pensato che non fosse abbastanza radicale sulle questioni vitali della violenza delle forze dell'ordine e del razzismo nel sistema legale statunitense.

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Harris ha assunto una posizione più dura dopo l'uccisione di George Floyd, sostenendo con decisione la legislazione per riformare la polizia.

Harris rappresenta davvero una minaccia per Donald Trump?

Il presidente degli Stati Uniti non ha perso tempo per attaccare Kamala Harris: "Ha detto cose orribili su Biden - ha dichiarato Trump - in pratica, lo ha definito razzista".

In realtà, negli accesi confronti durante le primarie, la senatrice aveva detto, rivolgendosi a Biden: "Non credo che tu sia un razzista, ma certo hai fatto opposizione alle politiche di integrazione delle minoranze nella scuola".

Nonostante l'inciampo, i Repubblicani potrebbero dover trovare una linea d'attacco più sostanziale nei confronti della nuova compagna di corsa di Joe Biden.

Nel retweet di Trump del NYP: "Secondo quanto riferito, Kamala Harris deve 1 milione di dollari in banconote per la fallita corsa presidenziale https://trib.al/s4HyvlL".

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A sua volta, Kamala Harris non ha avuto paura di bollare Trump come razzista, citando i suoi commenti sui paesi africani e sugli immigrati. "Non è possibile giungere a nessun'altra conclusione", aveva detto a The Root Institute, che fa campagna per i problemi dei neri, nel 2019.

In che modo il tandem Biden-Harris può influenzare la campagna elettorale?

La natura personale degli attacchi di Donald Trump a Kamala Harris dà un'indicazione di cosa aspettarsi da qui a novembre.

Harris è stata per più di un anno oggetto di una campagna denigratoria online che la bollava come non è idonea a diventare presidente per l'origine dei suoi genitori.

Alcuni gruppi di donne pro-Harris stanno preparando il 'debunking', con l'obiettivo di arginare la disinformazione non appena appare. Dicono che i loro sforzi attingono alle esperienze della campagna del 2016 e agli attacchi sessisti perpetrati nei confronti di Hillary Clinton da parte di alcuni dei sostenitori di Donald Trump e dai media a lui vicini.

Christine Todd Whitman, ex governatrice del New Jersey e repubblicana, ha detto che la compagna di corsa di Biden sarà al centro di una "brutta" campagna sui social media da parte dei "bulli online".

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"Sarà brutale, perché queste piattaforme permettono alle persone di fare le cose nel pieno anonimato", ha detto Whitman.

Nel tweet: "Abbiamo sempre affrontato le più grandi sfide del nostro Paese - e siamo pronti a farlo di nuovo. Domani daremo il via alla #DemConvention e lanceremo @JoeBiden e @KamalaHarris alla vittoria in autunno. Siete pronti?".

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