Le ferite di Nagasaki, 75 anni dopo

Le ferite di Nagasaki, 75 anni dopo
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Di Cristiano Tassinariagenzie
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Il 9 agosto ricorre il 75° anniversario della seconda bomba atomica della Seconda Guerra Mondiale, sganciata dagli americani su Nagasaki, tre giorni dopo Hiroshima. Il Giappone non dimentica. Il premier Shinzo Abe sogna un mondo senza nucleare.

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Nagasaki non dimentica. E come potrebbe mai dimenticare?

Nagasaki ha celebrato domenica il 75° anniversario della bomba atomica che colpi la città giapponese il 9 agosto 1945.

Alle 11:02, ora locale, il bombardiere americano B-29 Bockscar ha sganciato una bomba al plutonio da 4,5 tonnellate soprannominata "Fat Man", causando oltre 70.000 vittime.

AP/AP1945
Il cielo "bombardato" di Nagasaki.AP/AP1945

Tre giorni dopo, Hiroshima. Ma doveva essere Kokura

Il bombardamento arrivò tre giorni dopo che gli Stati Uniti sganciarono la prima bomba atomica su Hiroshima, il primo attacco nucleare al mondo, che uccise 140.000 persone.

La seconda bomba atomica era destinata inizialmente a colpire Kokura, uno dei principali arsenali navali del Giappone, ma le cattive condizioni meteorologiche fecero cambiare il bersaglio all’ultimo minuto.
È un mistero storico il perché gli americani non diedero tempo ai giapponesi di comprendere la scala della distruzione che aveva colpito Hiroshima e quindi arrendersi e dichiararsi sconfitti nella Seconda Guerra Mondiale: dal primo al secondo bombardamento atomico passarono appena 72 ore.

Il 15 agosto il Giappone si arrese, ponendo fine alla Seconda Guerra Mondiale.

Come ogni anno, i sopravvissuti e i familiari delle vittime hanno partecipato alla commemorazione.

AP/Corps of Engineers
Uno degli innumerevoli feriti.AP/Corps of Engineers

"Un mondo senza armi nucleari"

Il discorso del primo ministro giapponese Shinzō Abe:

"La tragedia di Nagasaki e Hiroshima e le sofferenze causate al nostro popolo non devono più ripetersi.
Come unico paese che ha sperimentato le armi nucleari durante la guerra, rimane l'immutata missione della nostra nazione di portare avanti con fermezza, passo dopo passo, gli sforzi della comunità internazionale verso la realizzazione di un mondo senza armi nucleari".
Shinzō Abe
Primo Ministro del Giappone
éRì‡ëÂãP/Kyodo News
Il primo ministro giapponese depone una corona di fiori in ricordo delle vittime di Nagasaki.éRì‡ëÂãP/Kyodo News

Il rito dell'acqua

Anche quest'anno si è ripetuto uno dei riti tradizionale della commemorazione.
Alla Fontana della Pace, gli studenti di Nagasaki hanno offerto l'acqua per le anime delle vittime della bomba atomica.

L'acqua serve per consolare le anime delle persone che hanno chiesto disperatamente acqua dopo essere state esposte al calore tremendo dell'esplosione e delle radiazioni.

Motomura Rion, 18 anini, studente dell'ultimo anno delle scuole superiori, ha detto: "Oggi viviamo in un mondo di pace, ma non dobbiamo dimenticare che c'erano persone che sono morte, 75 anni fa, mentre chiedevano l'acqua".

AP/AP1945
Un paesaggio spettrale.AP/AP1945

Le paure del sindaco di Nagasaki

La città di Nagasaki, con in testa il sindaco Tomihisa Taue e lo stesso premier Shinzo Abe, ha deposto una corona di fiori in memoria delle vittime.

Lo stesso sindaco di Nagasaki ha letto una dichiarazione di pace in cui ha espresso la sua preoccupazione per una crescente opinione globale a sostegno del nucleare.

Taue ha anche esortato il governo e i legislatori giapponesi a firmare rapidamente il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, affermando che la minaccia delle armi nucleari sta crescendo più che mai.

Il Giappone non ha firmato il trattato, affermando che cerca ancora un ruolo preminente per colmare le lacune tra gli stati "nucleari" e "non nucleari", in modo da avere un terreno comune per il dialogo.

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Tomihisa Taue, il sindaco di Nagasaki.éRì‡ëÂãP/Kyodo News
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