Sullo scontro istituzionale è intervenuta l'ambasciata degli Stati Uniti in Bulgaria in difesa delle manifestazioni pacifiche.
In Bulgaria proseguono le manifestazioni contro il governo conservatore di Boyko Borissov e il procuratore generale Ivan Ghescev. Da sei giorni decine di migliaia di persone scendono in piazza. La miccia delle proteste iniziate giovedì scorso è stata accesa dalle perquisizioni disposte dalla Procura di Sofia in alcuni uffici della sede del presidente Rumen Radev. Lo stesso Radev aveva chiesto le dimissioni di Borissov e Ghescev.
Sullo scontro istituzionale è intervenuta l'ambasciata degli Stati Uniti in Bulgaria in difesa delle manifestazioni pacifiche.
Il Presidente parla di una governo "con carattere mafioso", il premier Borissov e il procuratore generale Ghescev fanno sapere che non intendono dimettersi
"Nel sesto giorno di protesta, l'opposizione chiede uno sciopero generale - dice il giornalista di Euronews, Damian Vodenitcharov - Ma sullo sfondo di questo movimento c'è un'intensa lotta politica tra il presidente, il primo ministro e il procuratore generale".
A inasprire le tensioni nel Paese è stato il comportamento della polizia durante le proteste.