Presidenziali in Polonia: vince Duda, ma il paese è diviso a metà

Presidenziali in Polonia: vince Duda, ma il paese è diviso a metà
Diritti d'autore Czarek Sokolowski/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Cristiano TassinariLoredana Pianta
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Duda si conferma presidente della Polonia, battendo di misura il rivale Trzaskowski: affluenza record, ma la Polonia si scopre divisa a metà.

Andrej Duda si conferma presidente

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Andrzej Duda e Rafał Trzaskowski: due candidati, entrambi classe 1972, per una sola poltrona, quella di presidente della Polonia.
Ma Il ballottaggio di domenica solo ora ha stabilito il vincitore: è Duda.

Destra e centro-destra: e la sinistra?

Il presidente in carica (da cinque anni), Andrzej Duda, del PiS, il partito "Diritto e Giustizia", di destra, al governo con il primo ministro Mateusz Morawiecki, ha ottenuto il 51,2% dei consensi, davanti al suo rivale, il sindaco di Varsavia Rafał Trzaskowski, candidato di Piattaforma Civica (PO), di centro-destra, fermo al 48,8%.

La campagna elettorale si era chiusa con i sondaggi che davano un testa a testa fra i due candidati, impensabile solo qualche mese fa, quando Duda contava su percentuali oltre il 60%.

Al primo turno - il 28 giugno scorso - il presidente uscente ha ottenuto il 43,7% dei voti, Trzaskowski il 30,3%.
Terzo con il 13,9% delle preferenze è stato il candidato indipendente di centro Szymon Hołownia, che ha dichiarato il suo sostegno a Trzaskowski nel ballottaggio.
Praticamente azzerata la sinistra.

Le elezioni, che avrebbero dovuto tenersi a maggio, sono state posticipate a causa della pandemia.

Duda: "La grande affluenza è un bellissimo riflesso della nostra democrazia"

A urne chiuse, Andrzej Duda ha dichiarato:
"Sono grato a tutti i miei compatrioti che hanno votato in questa elezione e quelli che si sono impegnati molto per poter votare. Vi ringrazio tutti dal profondo del cuore perché una tale affluenza alle urne è un bellissimo riflesso della nostra democrazia".

Duda alle urne insieme alla moglie Agata. (Czarek Sokolowski/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved)

Trzaskowsk: "Alla fine vinceremo noi". E invece...

Ha ribattuto Rafał Trzaskowski, dal suo quartier generale:
"Signore e signori, ascoltate: abbiamo parlato di una grande affluenza alle urne e cosi è stato. Ma sono assolutamente convinto che alla fine vinceremo noi".

Una speranza vana, purtroppo, per il sindaco di Varsavia.

Una sostenitrice di Trzaskowski. (Petr David Josek/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved)

Affluenza record, ma il paese è diviso

Questo ballottaggio presidenziale ha raggiunto un numero quasi record di votanti, dopo una campagna in cui il presidente Duda ha difeso i valori tradizionali, promettendo di continuare ad aumentare il tenore di vita dei polacchi.

Mentre Trzaskowski ha promesso di mantenere i programmi di spesa sociale e di impegnarsi a ripristinare le norme costituzionali.

Queste elezioni hanno messo in evidenza quanto sia divisa la Polonia, praticamente a metà, e questo sarà un problema da affrontare per lo stesso Duda".

La scheda di Andrzej Duda; il vincente

Il presidente Duda, con la moglie Agata. (Czarek Sokolowski/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved)

Andrzej Duda è nato a Cracovia nel 1972, ha una laurea in giurisprudenza. È sposato con Agata Kornhauser e ha una figlia. Entra nel parlamento polacco nel 2011 e poi in quello europeo nel 2014. Nel novembre dello stesso anno Jarosław Kaczyński lo propone come candidato del PiS alle presidenziali. Nel 2015 Duda sconfigge al ballottaggio, con il 51,55% dei voti, il centrista Bronisław Komorowski.

Cattolico, difensore della famiglia tradizionale (quelle numerose sono sostenue dal PiS con un welfare generoso) , è contro l'aborto e le unioni omossessuali. Su quest'ultimo punto si è lasciato andare spesso a frasi shock, come quella recente sulle idee lgbt che avrebbero fatto più danni alla Polonia del comunismo.

Si è opposto al piano di ricollocamento dei richiedenti asilo, linea politica che ha portato alla condanna della Polonia da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea.

L'altro scontro con Bruxelles ha riguardato l'avvenuta riforma della giustizia, che non garantisce l'indipendenza dei giudici dal governo. A questo proposito la Commissione europea, come richiesto dalla Corte di giustizia, ha avviato nel 2017 una procedura d'infrazione nei confronti della Polonia, come previsto dall'articolo 7 del Trattato sull'Unione.

Duda ha firmato un'altra legge per cui l'Europa ha espresso preoccupazione, quella che prevede che i dirigenti della radio e della televisione pubblica siano nominati dal Ministero del Tesoro e non più per concorso.

La scheda di Rafał Trzaskowski: lo sconfitto (con onore)

Trzaskowski bacia la moglie Malgorzata. (Petr David Josek/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved)

Rafał Trzaskowski è nato a Varsavia nel 1972. Si è laureato in relazioni internazionali e filologia inglese presso l'Università di Varsavia. È sposato con Malgorzata e ha due figli.

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Inizia la sua esperienza politica nel consiglio comunale della città 12 anni fa. Nel 2009 entra nel Parlamento europeo come candidato di Piattaforma Civica. Nel 2013 è ministro dell'amministrazione e della digitalizzazione nel secondo governo Tusk, e poi segretario di Stato presso il Ministero degli Esteri. Due anni dopo è eletto alla Camera dei deputati polacca. Nel 2018 diventa sindaco di Varsavia.

Essendo un europeista convinto, si pensa che porterebbe la Polonia a un dialogo più sereno e costruttivo con le istituzioni dell'Unione europea.

Al contrario del suo rivale, si è speso più volte a favore dei diritti della comunità LGBT.

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