Covid-19: reazioni contrastanti in Brasile per Bolsonaro, nuovi timori in Australia

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro
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La notizia della positività al virus da parte del Presidente brasiliano fa il giro del mondo, intanto in parte dell'Australia continua il lockdown

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È diventata repentinamente virale la notizia che il Presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, colui che ha sempre contestato il distanziamento sociale ed ha indossato la mascherina con riluttanza solo dopo l'intimazione di un giudice, è risultato positivo al Covid-19.

Ciò ha fatto scattare immediatamente le procedure per far sì che tutti coloro i quali hanno avuto contatti con lui, incluso l'Ambasciatore degli Stati Uniti in Brasile alle celebrazioni del 4 luglio, debbano essere rapidamente testati.

Bolsonaro ha esortato le persone a tornare al lavoro per evitare un devastante deficit economico, ma a fronte degli oltre 65.000 morti e di 1,6 milioni di casi confermati in Brasile le reazioni sono contrastanti.

"Non era solo lui a non indossare una mascherina - dice un militare - vedo molte persone che camminano senza indossarla, quindi tutto ciò che accade in questo Paese vuole dargli torto".

"Credo che ciò che ha detto in passato, il fatto che non gli importasse troppo del Covid, oggi dimostra che ha fallito: spero che abbia un ripensamento e cerchi di migliorare la situazione".

Il Presidente ha sospeso il suo programma e lavorerà via videoconferenza dal Palácio do Alvorada.

Bolsonaro ha poi insistito per mostrare il suo volto alle telecamere affinché tutti potessero vedere che stava bene e sorrideva.

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Australia, Spagna, Italia

In Australia, intanto, i cinque milioni di residenti di Melbourne sono in lockdown da sei settimane.

Pur denotando una bassa percentuale di casi, il Premier dello Stato di Victoria ha affermato che il virus si è comunque diffuso nella comunità.

"Se non avessimo sostenuto questi passi, allora non staremmo a parlare di poche centinaia di casi al giorno - afferma Daniel Andrews - ce ne sarebbero molti di più e la situazione sarebbe diventata rapidamente fuori controllo".

In Spagna, invece, la zona del Paese basco, a cavallo dei Pirenei, ha registrato un altrofocolaio di infezioni, che si aggiunge a quelli in Catalogna e Galizia.

In corso i test di rito: le autorità locali cercano di stoppare qualsiasi diffusione che possa bloccare l'afflusso di turisti.

In Italia, infine, il Ministro della Sanità, Roberto Speranza, ha ipotizzato trattamenti sanitari obbligatori per le persone che rifiutano cure ospedaliere conseguenti al virus, dopo che un imprenditore vicentino, con chiari sintomi di rientro dalla Serbia, ha eluso le cure causando un maxi focolaio.

Tutto ciò mentre a Roma una società che organizza matrimoni ha predisposto un flash-mob contro le misure restrittive imposte dal Governo, che vieta ancora assembramenti e grandi raduni.

TIZIANA FABI/AFP
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