Il petrolio, il Ciad, gli Emirati... Libia: perché Macron appoggia Haftar

Sostenitori di Haftar manifestano a Bengasi 5.7.2020
Sostenitori di Haftar manifestano a Bengasi 5.7.2020 Diritti d'autore ABDULLAH DOMA/AFP or licensors
Di Gioia Salvatori
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Le relazioni tra Parigi ed Ankara sono ai minimi termini, la Turchia è percepita come un alleato NATO ingombrante soprattutto dai francesi, a dividere le due capitali in primis la Libia dove Macron appoggia il generale vicino alla Cia

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I sostenitori del generale libico Khalifa Haftar questo weekend sono scesi per le strade di Bengasi, una manifestazione contro la Turchia che arma e sostiene il governo internazionalmente riconosciuto di Tripoli di Al Serraj.

Gli uomini di Haftar, che da mesi tenta di prendere la capitale, hanno subìto una serie di sconfitte militari nelle ultime settimane; dalla sua parte l'uomo forte della cirenaica ha un grande sponsor europeo, il presidente francese Emmanuel Macron che ha dichiarato senza mezzi termini che "L'attore esterno numero uno in Libia oggi è la Turchia, e ritengo che oggi la Turchia non stia rispettando nessuno degli impegni assunti alla Conferenza di Berlino. Da allora ha aumentato la sua presenza militare in Libia e da allora ha reimportato in maniera massiccia combattenti jihadisti dalla Siria. Credo che questa sia una responsabilità storica e penale per chiunque affermi di essere un membro della NATO".

Le relazioni Francia e Turchia sono ai minimi termini dopo che il 10 giugno al largo delle coste libiche, una fregata francese ha cercato di ispezionare una nave turca nell'ambito di una missione NATO per tutta risposta la scorta turca avrebbe puntato i mirini contro la nave francese.

Perché Macron sostiene Haftar?

Ma perché Macron sostiene Haftar, uomo vicino alla Cia sponsorizzato da Trump? Per gli analisti l'appoggio del leader sarebbe funzionale alla lotta agli islamisti in particolare in Ciad. C'è poi il petrolio libico che ha mosso i turchi e che muove anche i francesi che sperano di garantirsi le riserve della Libia orientale nel caso in cui Haftar riuscisse a consolidare il suo potere nella regione.

Una terza motivazione è rappresentata dagli stretti legami della Francia con gli Emirati Arabi Uniti, il Paese che sostiene più attivamente Haftar. Gli Emirati Arabi Uniti sono un grande cliente dell'industria degli armamenti francese. Parigi formalmente nega di armare i ribelli di Haftar e afferma di opporsi alla loro offensiva contro il governo sostenuto dalle Nazioni Unite, tuttavia le forze governative libiche di recente, hanno scoperto una scorta di missili anticarro acquistati in Francia in un campo di Haftar. Parigi si è difesa dicendo che i missili erano per l'autodifesa delle forze francesi e l'embargo che impedisce la vendita delle armi ai libici stabilito dalla conferenza di Berlino non è stato violato, ma la verità è che in Libia, nonostante le conferenze internazionali per la pacificazione, sono entrate in pompa magna non solo armi ma addirittura eserciti stranieri.

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