Il Centre Pompidou riapre le porte a Christo scomparso da un mese

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Di Paolo Alberto Valenti
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La mostra doveva aprire a Parigi quando è scattato il confinamento e invece è stata inaugurata solo a luglio a un mese dalla scomparsa dell'artista impacchettatore

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Davanti a un pubblico di imbavagliati dal coronavirus il parigino Centre Pompidou rende omaggio all'arte dell'imballagio che oggi sembra del tutto anticipatrice di un mondo fragilizzato. In programma fino al 19 ottobre, la mostra "Christo et Jeanne-Claude, Paris!" non è che una densa ricognizione sugli anni parigini dell’acclamata coppia di land artist, che dal 1958 al 1964 abitarono nella capitale francese prima di trasferirsi a New York. Sette anni che furono la genesi dei cosiddetti imballaggi. La mostra cade a un mese dalla morte di Christo. Anche per la curatrice Sophie Duplaix " è  vero che questa mostra, che avrebbe dovuto aprirsi al momento in cui il Pompidou chiudeva a causa del confinamento, oggi rappresenta una svolta molto speciale visto che indossiamo tutti le mascherine. La visita è ad oggetti che sono impacchettati quindi c'è qualcosa di strano nella mente del pubblico".

Le opere che sopravvivono all'artista

Intanto l'opera di Christo proseguirà con l'impacchettamento previsto dell'Arco di Trionfo a Parigi nell'autunno del 2021 come era già stato precisamente programmato. SI è previsto l'uso di circa 270mila metri quadrati di tessuto blu e argento riciclabile avvolti alla struttura. 

La prima sessione

La prima sezione della mostra, curata dalla Duplaix, riguarda il periodo d’esordio e delle sperimentazioni giovanili dei due artisti, con  una ottantina di opere – prevalentemente oggetti e dipinti – realizzate durante il soggiorno francese.  Sono tante le interpretazioni agli imballaggi che pure propongono un diagramma sempre lineare di distacco dal mondo. Il percorso espositivo è comunque ricchissimo di contenuti che vanno dai disegni, alle fotografie e i documenti d’archivio testimoni di una particolarissima  gestazione creativa che a Parigi marcherà la pietra miliare dell'impacchettamento del Pont-Neuf.

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