La Russia al voto per una riforma che potrebbe dare potere assoluto a Putin

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Diritti d'autore Alexander Zemlianichenko/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Alberto De Filippis
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Se passasse la riforma il presidente Putin potrebbe rimanere ben oltre i due mandati previsti oggi dalla costituzione

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Inizia la maratona elettorale di sette giorni per consentire a tutti i russi suddivisi in 110 milioni di persone su 10 fusi orari, di votare sulla proposta di riforma costituzionale voluta da Vladimir Putin.

Il voto prevede che gli elettori approvino o respingano la riforma che, da un lato consente al Presidente della Repubblica, cioè Putin, di rimanere in carica anche dopo i due mandati consecutivi oggi previsti; dall’altro ne diminuisce i poteri, delegandoli al Premier.

Galina Polonskaya euronews Mosca: "Al seggio elettorale di Mosca era possibile vedere le code sin dal primo mattino: le persone aspettano, osservando il distanziamento sociale. Una volta che un gruppo selezionato esce dopo il voto, l'intero seggio elettorale viene disinfettato".

Il voto, previsto per aprile, è stato spostato per il contagio Covid

Così due elettrici: "Per ora, tutto ciò che è stato fatto dalle autorità e dal (presidente Vladimir) Putin, aiuta. Quale altro paese potrebbe consentire alle persone di non lavorare per non rischiare la propria salute?"

"Certo, vogliamo credere in un futuro luminoso, che i nostri figli saranno protetti, che raggiungeremo la stabilità. Il voto è importante, perché è in gioco il futuro della Russia".

Le riforme costituzionali sono certamente importanti, tuttavia molti cittadini sono in difficoltà a mettere assieme il pranzo con la cena hanno altri problemi.

Ludmila, una moscovita, un agente immobiliare che ha perso il lavoro durante il blocco. 

"Sono contrario all'adozione di tutti questi emendamenti in un unico pacchetto. (Quando votiamo sì o no per tutti loro) Dobbiamo decidere ciascuno di essi separatamente. Non sono d'accordo con il termine senza fine di Putin soprattutto E anche che i tribunali russi non prendano in considerazione l'opinione dei tribunali europei ".

Le riforme sanciscono alcune misure antipovertà, come una base per il salario minimo e una pensione statale adeguata annualmente all’inflazione, ma anche una menzione della “fede in Dio” dei russi, e una clausola che vieti il matrimonio gay.

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