Francia: rimpatriati dalla Siria dieci minorenni figli di "foreign fighters" francesi

Francia: rimpatriati dalla Siria dieci minorenni figli di "foreign fighters" francesi
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Di Anelise BorgesCristiano Tassinari
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La vicenda dei rimpatri dei combattenti stranieri che si sono uniti all'Isis continua a dividere i paesi occidentali. La Francia ha deciso di rimpatriare dieci minorenni francesi che si trovavano in campi profughi in Siria. Secondo l'Unicef, i bambini stranieri in queste condizioni sono circa 30mila

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Qualcosa si muove, anche in Francia, sul tema del rimpatrio dei combattenti stranieri dell'Isis. O, almeno, dei loro figli.

La scorsa notte, dieci minorenni, figli di "foreign fighters" francesi detenuti in Siria in prigioni e campi profughi sotto custodia prevalentemente affidata ai curdi sono stati rimpatriati in Francia. Lo ha annunciato il Ministero degli Esteri francese.
Non sono stati, tuttavia, forniti dettagli sul loro luogo di arrivo in Francia, né sulle circostanze con cui hanno lasciato la Siria.

Non tutte le storie, però, hanno un lieto fine. Fu il caso di Alvin, il bambino tornato in Italia. Ma troppo spesso, sullo sfondo, ci sono disperazione e rabbia.

L'impegni di attivisti e organizzazioni per i diritti umani

Spiega l'analista di Euronews, Anelise Borges, esperta di Medio Oriente:

"Da più di un anno ormai attivisti e organizzazioni per i diritti umani si battono affinché i paesi europei seguano l'esempio della Russia, del Kosovo, della Turchia, dell'Uzbekistan, per il rimpatrio degli stranieri dalla Siria. Queste organizzazioni affermano che abbandonare queste persone, soprattutto i bambini, non farebbe altro che contribuire a far crescere un'altra generazione di jihadisti violenti. Ma con l'opinione pubblica francese che si oppone fermamente al rimpatrio dei suoi cittadini dalla Siria, questo è diventato un problema spinoso in Francia e il governo ha mostrato riluttanza nel rimpatriare chiunque. Dei quasi 300 bambini francesi che si credeva si trovassero nei campi nel nord-est della Siria, solo 18 sono stati riportati indietro fino ad ora. Ho visitato la regione l'anno scorso e ho parlato con il capo negoziatore per i territori indipendenti curdi: mi disse che sperava che altri paesi occidentali riportassero indietro i loro cittadini perché è impossibile tenerli a tempo indeterminato in una regione così instabile".

"I cuccioli del Califfo rischiano di diventare i terroristi del futuro"

Commenta Abdulkarim Omar, capo dell'amministrazione guidata dai curdi, nel Nord-Est della Siria. "Questi bambini sono stati addestrati al terrore e quelli che hanno più di 8 anni - i cosiddetti "cuccioli del Califfo" - sono stati ideologicamente e militarmente addestrati".

+Questi bambini, se dovessero rimanere qui, in questa atmosfera radicale di questi campi, diventeranno una nuova generazione di terroristi".
Abdulkarim Omar
Capo dell'amministrazione curda nel Nord-Est della Siria

Ancora 30.000 "Figli dell'Isis"?

Secondo le stime dell'Unicef, solo in Siria, ci sarebbero ancora circa 30.000 cosiddetti "Figli dell'Isis", bambini figli di jihadisti stranieri, molti dei quali sotto i 12 anni.

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➡️ DA LEGGERE**:

Siria: Il problema dei Foreign Fighters jihadisti

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