Perché Serbia e Kosovo faticano a trovare un'intesa definitiva

Perché Serbia e Kosovo faticano a trovare un'intesa definitiva
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Perché Serbia e Kosovo faticano a trovare un'intesa definitiva

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Dopo un gelo di due anni, Kosovo e Serbia sono pronti a riprendere i negoziati, sponsorizzati a suo tempo da Federica Mogherini, all'epoca capa della diplomazia europea. Pristina ha rotto gli indugi sabato scorso, quando il governo di recente incarico ha tolto i vincoli (di fatto un embargo) sull'import delle merci serbe, imposti dall'ex premier, Kurti. 

Belgrado riflette. Prima di affrontare una rotta difficile, piena di secche sulle quali si sono arenati nel corso degli anni molti esecutivi serbi. 

Infatti a ogni tentativo da parte della comunità internazionale di parlare di un riconoscimento dell'indipendenza kosovara, il baricentro politico del Paese balcanico si spostava in modo crescente  verso la radicalizzazione nazionalista. 

Nel corso degli anni, numerosi politici moderati serbi si sono giocati la carriera, cercando di assecondare la comunità internazionale.   

E la stessa ministra serba degli affari europei, Jadranka Joksimović, cerca di persuadere le sue controparti Ue e Usa, che la kosovora, per Belgrado resta una questione di politica interna, dice infatti: 

"Non siamo mai stati contro il dialogo. Belgrado ha dimostrato il suo impegno, benché non sia un argomento molto popolare tra i serbi. E non sarà popolare nemmeno per altri governi, perché la questione kosovara va dritta al cuore dell'identità nazionale serba".

Belgrado vuole sì dialogare, ma per parlare di riconoscimento del Kosovo, ci vogliono contropartite ancora non chiare. Ne va della sostenibilità politica della giovane democrazia serba. Quindi, per il governo del Paese balcanico, si può riprendere il dialogo, ma, visti i precedenti, va fatto con estrema cautela: 

"Vedremo cosa accadrà. C'è molto ottimismo da parte dell'Unione europea. mi aspetto uno scambio di sostanza con la controparte kosovara, sui buoni e sui cattivi risultati delle discussioni. E poi continueremo col processo, in primo luogo, con l' adozione dei punti non ancora applicati".

Per ricondurre il Kosovo salla via del negoziato gli Stati Uniti li hanno minacciati di congelare aiuti per 44 milioni di euro. Ma il rompicapo resta, perché una soddisfazione per il Kosovo potrebbe creare frustrazione a Belgrado, portando Russia e Cina nel cuore dei Balcani.

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