L'anno scorso sono state identificate più di 10000 vittime di sfruttamento nel Regno Unito, che hanno subito abusi sessuali o nel mondo del lavoro. Sono numeri in crescita di più del 50% rispetto al 2018
Dagli abusi nel mondo del lavoro allo sfruttamento sessuale. La schiavitù moderna è una fiorente industria del crimine nel Regno Unito, con migliaia di persone sottoposte al quotidiano ricatto di caporali e nuovi padroni del III millennio.
Damon Embling, corrispondente per Euronews Londra, evidenzia: "L'anno scorso sono stati identificati 10600 presunti moderni schiavi qui nel Regno Unito, un record. Una crescita di più del 50% rispetto al 2018. Lo sfruttamento dei lavoratori è stata la più comune forma di abuso. Molte delle vittime arrivano dal Regno Unito, dall'Albania e dal Vietnam".
L'accettazione di condizioni capestro è l'unica via di salvezza per queste persone, spesso immigrati irregolari che non possono ottenere un lavoro alla luce del sole.
La crisi scatenata dall'emergenza Covid-19 rischia di aggravare la loro condizione, come denuncia Ella Read dell'organizzazione caritatevole Hestia: "Con la riapertura delle aziende, pensiamo che inizieranno di nuovo a crescere i numeri di coloro che vengon sfruttati. Il rischio è potenzialmente più alto ora perché gli imprenditori potrebbero avere meno soldi per i salari".
Hestia, che quest'anno celebra 50 anni di attività dei suoi volontari, ha appena aperto una nuova casa a Londra per accogliere i sopravvissuti alla tratta di esseri umani.
Ella Read non pensa che le restrizioni ai viaggi per il coronavirus abbiano fermato i trafficanti: "Purtroppo troveranno nuovi modi creativi per spostare le persone tra altri Paesi o per portarle nel Regno Unito stesso."
Nancy è riuscita a liberarsi dai suoi padroni, e oggi aiuta chi sta vivendo condizioni simili alla sua. Sottolinea l'urgenza di regolarizzare le persone entrate illegalmente nel Paese: "Aiuterà i sopravvissuti a ricostruire le loro vite, perché avere uno status legale è l'inizio della libertà. Senza di esso, si trovano in una posizione ancora più vulnerabile e ripiombano in condizioni di nuovo sfuttamento".
La Gran Bretagna ha intensificato gli sforzi per contrastare queste schiavitù, ma la critica dominante è che la nuove legge introdotta nel 2015, il Modern Slavery Act, rimanga ancora troppo inapplicata.
Unmesh Desai, politico del partito laburista, ha studiato molto il fenomeno e conferma la necessità di perseguire maggiormente gli schiavisti: "Sono state avviate pochissime azioni penali nell'ambito del Modern Slavery Act e si tratta di intensificarle. È stato fatto un bel po', ma è necessario fare molto di più".
La pandemia sta mettendo a dura prova l'economia dei Paesi. L'appello ai governi è di non dimenticare gli ultimi, i più fragili, anche in questo momento difficile.