EasyJet volerà in Italia quest'estate? Intanto taglia posti di lavoro

La flotta di EasyJet
La flotta di EasyJet Diritti d'autore Salvatore Di Nolfi/AP
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L'industria del turismo e i voli sono in crisi. @Ryanair e EasyJet tagliano posti di lavoro. E non solo quelli. @easyJet spera che vengano allentate molte misure nelle prossime settimane. Se così non fosse il rischio è che la compagnia cancelli l'Italia dalle cartine geografiche

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Cieli neri sopra gli aerei di EasyJet la compagnia di voli low-cost si dice  pronta a tagliare il 30% dei suoi dipendenti a causa del blocco dei voli e del calo della domanda  per la crisi covid.

A rischio sarebbero 4500 posti di lavoro sui 15 mila addetti. La compagnia inglese è il secondo maggior operatore europeo low-cost. E il suo ad Johan Lundgren ha dichiarato:

"Dobbiamo tenere presente che si tratta di tempi difficili e che le decisioni che prenderemo avranno un impatto sulla vita della gente, ma vogliamo tutelare il maggior numero di posti possibile". 

L'associazione dei piloti britannici (Balpa) condanna la compagnia per non aver discusso del piano con i sindacati. Brian Strutton, segretario generale del sindacato afferma: "Si tratta di un vero colpo basso, EasyJet non ha discusso del suo piano con Balpa per cui vedremo quale sarà l'impatto nel Regno Unito".

In un’intervista al Corriere della Sera, l’amministratore delegato Johan Lundgren ha spiegato che le incognite per la ripartenza sono molte, oltre a quella per l’obbligo a bordo del distanziamento di un metro tra i viaggiatori. In ogni caso, la ripresa “sarà graduale – dice -: prima con voli domestici, poi continentali. Aumentano le prenotazioni, ma soprattutto le ricerche via web, in particolare sull’Italia, per le vacanze estive. Ci aspettiamo che l’obbligo di distanziamento finisca il 15 giugno perché è quello che sostengono le evidenze mediche e le raccomandazioni di Easa e Icao. E’ impossibile per le compagnie operare potendo vendere soltanto un terzo dei sedili. Se l’Italia dovesse prorogare il metro di distanza “allora non voleremo da voi – dice l’ad -. Ma sarebbe dannoso per la ripresa: il Paese rischia di restare indietro”

EasyJet, che ha messo a terra la sua flotta il 30 marzo, aveva annunciato che avrebbe ripreso i voli su un numero limitato di rotte a partire dal 15 giugno,rispettando le misure di sicurezza a bordo, compreso l'uso obbligatorio delle mascherine. Tuttavia i livelli della domanda del 2019 non saranno raggiunti prima del 2023.

Easy Jet non è la sola a annunciare tagli, ma sicuramente la sforbiciata della compagnia inglese è più importante di quella di Ryanair per esempio che taglierà il 15% dei posti lavoro e di Wizz Air che arriverà al 19%. 

Ma anche l'industria manifatturiera che si occupa di aerei ne sta risentendo: Boing taglia circa 12 mila posti di lavoro . David Koenig dell'Associated Press:

"Dopo pandemia, hanno visto i clienti delle compagnie aeree respingere le consegne di nuovi aerei e cambiare o cancellare gli ordini di aerei perché non hanno un bisogno immediato . Hanno già troppi aerei ". 

l suo rivale Airbus sta esplorando piani di ristrutturazione che comportano la possibilità di tagli di posti di lavoro .

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