Regno Unito: resta il consulente di BoJo, via il sottosegretario

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Diritti d'autore Jonathan Brady/AP
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Di Stefania De Michele
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Regno Unito: il consigliere di Johnson non si dimette. È accusato di aver violato le norme restrittive anti Covid-19

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Non si scusa e non si dimette Dominic Cummings, consigliere del premier britannico Boris Johnson, accusato di aver violato le misure restrittive anti Covid-19 poste dal suo stesso governo.
Al posto suo, in compenso, rassegna il mandato il sottosegretario britannico per la Scozia Douglas Ross, in aperto dissenso con la gestione della vicenda da parte del governo. 
In una lettera inviata a Boris Johnson, Ross sostiene che le scuse di Cummings non sono state "condivise dalla maggioranza della popolazione che ha agito come richiesto dal governo". 
Cummings ha raccontato la sua verità in una dettagliata conferenza stampa, appuntamento quasi inedito per un consulente, che deve il suo ruolo a un mandato fiduciario e non alla scelta dell'elettorato.

La difesa del consigliere di Johnson

"In una situazione molto complessa, ho cercato di esercitare il mio giudizio nel miglior modo possibile - ha detto il consulente dei tories - credo di essermi comportato in modo ragionevole e legale, bilanciando la sicurezza della mia famiglia, la situazione difficile al 10 di Downing street e l'interesse pubblico del governo al quale potrei contribuire".

La posizione del premier sul caso Cummings

Boris Johnson, la cui gestione dell'emergenza sanitaria è messa in discussione dai suoi detrattori, si attiene alla versione di Cummings: "Non credo che nessuno, qui, abbia fatto nulla per compromettere il nostro messaggio - ha dichiarato il premier Johnson - quello che vogliamo rendere assolutamente chiaro al pubblico è che l'unico modo per risolvere il problema è stare attenti, seguire le linee guida, controllare il virus e salvare vite umane".

I supporter e la fronda al consigliere del premier

I membri del gabinetto Dominic Raab e Michael Gove hanno entrambi palesato il loro sostegno, dicendo che Cummings ha seguito le regole e che alcune accuse sono false. Per loro il consigliere non ha fatto niente di sbagliato.
Cummings è stato accusato di aver aggirato le misure di isolamento, guidando per 400 chilometri a nord, in modo che i suoi genitori potessero prendersi cura del figlio di 4 anni in caso di contagio. La fronda - in cui figurano anche 20 deputati conservatori - chiede che li consigliere venga licenziato.

Irlanda: accuse a Varadkar che va a fare un picnic

Stessa polemica, Paese diverso. Il premier irlandese Leo Varadkar si è difeso dalle accuse di aver partecipato domenica a un picnic con gli amici al Phoenix Park di Dublino, in violazione a una raccomandazione di un alto funzionario del governo.
Un portavoce di Varadkar ha rilasciato una dichiarazione lunedì sera dicendo che "il premier non ha infranto alcuna legge, non ha violato alcun regolamento e ha rispettato le linee guida sulla salute pubblica".

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