Covid 19: tocca alle Regioni decidere, al Governo l'ultima parola

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Fase 2: dal 18 maggio riaperture differenziate sulla base deille proposte presentate dalle Regioni. Piano di rientro in caso di picco nei contagi

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La parola passa adesso alle Regioni nel solco di quello che, su diversa scala, è avvenuto in Germania con l’accordo tra la Cancelliera Angela Merkel e i governatori dei länder tedeschi. Il Governo ha infatti aperto alla possibilità che le autonomie regionali presentino un piano di aperture differenziato a partire dal 18 maggio.

L’intesa quadro, raggiunta nel corso dell’incontro Stato-Regioni, sarà meglio definita dalle linee guida, attese tra giovedì e venerdì, sulla base dei dati del monitoraggio e della circolare che sarà diffusa dal Ministero della Sanità.
Tra le attività pronte a riaprire, sotto la responsabilità delle amministrazioni regionali e in base alle esigenze del territorio, ci sono ristoranti, parrucchieri, centri estetici, commercio al dettaglio.
I protocolli di sicurezza saranno indicati per ogni attività perché la riapertura possa avvenire nella massima sicurezza.

"Il Governo farà le sue proposte, che verranno integrate da quelle degli enti locali, e insieme porteremo avanti il monitoraggio della situazione. Avanti con buon senso! Ripartiamo insieme", scrive il Governatore della Liguria, Giovanni, Toti su Twitter.
"Inizia la fase della responsabilità per le Regioni", sottolinea il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia.

Come previsto, in caso di nuovo picco nei contagi, il governo potrà intervenire e ripristinare le misure di contenimento.
Intanto, continua la parabola discendente della curva epidemica, vicino al minimo dall’inizio dell’epidemia: 744 i nuovi casi. 179 i decessi e il numero è stabile. Sotto i mille (999), per la prima volta dal 10 marzo, i ricoverati in terapia intensiva.

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