A Londra i disoccupati europei non hanno un tetto

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A Londra i disoccupati europei non hanno un tetto

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Trafalgar square distopica, in mano agli ultimi, i senzatetto, anzi i nuovi senza tetto. Eh sì, perché loro un domicilio l'avevano, ma l'hanno perso per colpa del covid. Tutto fermo, niente lavoro, quindi niente soldi. E senza pecunia, niente casa. Come per George, romeno, a Londra puliva uffici, tutto in regola. Ora è qui, e aspetta la beneficenza, non gli sembra vero, e dice:

"Certo che il covid mi ha colpito, ho perso il mio impiego, e non lavoro più".

Otto settimane fa, Paulo Palrao, portoghese, è stato licenziato. Adesso, come tutti gli europei che lavorano nel settore della ristorazione è disoccupato e senza dimora

"Lavoravo in un ristorante, ho perso il lavoro e non posso pagare l'affitto. Follia, non so dove andare, niente cibo, niente di niente" racconta Paulo Palrao, incredulo. 

Intervengono le organizzazioni benefiche. ci mettono una pezza, dopo che i centri di accoglienza diurni sono stati chiusi per evitare la trasmissione del virus.

Questo ristorante indiano ha mantenuto le cucine in funzione. sforna centinania di pasti al giorno, migliaia di razioni alla settimana vengono confezionate e distribuite in tutta Londra. 

Il governo britannico assicura che ha dato un tetto al 90% di quelli che vivevano pagando nelle stanze di hotel, 1800 persone distribuite in 10 hotel, solo nella capitale del Regno Unito.

Ma per le Ong il problema non riguarda solo il presente, ma cosa accadrà dopo.

Lucy Abraham di Glassdoor, un'organizzazione per senza tetto, spiega che: 

"Gli hotel aperti in questo momento dovrebbero funzionare per circa sei settimane, ci sembra di capire. e non si sa cosa accadrà inseguito. Molti di quelli che sono negli alberghi non hanno accesso ai fondi pubblici. Molti cittadini europei sono nel Regno Unito da meno di 5 anni, quindi, non hanno diritto a nessuna indennità". 

Il confinamento quarantatre giorni dopo. Cosa ne sarà, anche dopo il covid, di tutti questi disoccupati abbandonati nelle strade? Il problema per loro è anche legato alla fine de confinamento. Quando il dopo covid coinciderà con la fase meno facile della Brexit.

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