Tinder ai tempi del Covid-19: "Non voglio conquistarti, ma qui con me ho delle mascherine..."

Tinder ai tempi del Covid-19: "Non voglio conquistarti, ma qui con me ho delle mascherine..."
Diritti d'autore Tsering Topgyal/Copyright 2016 The Associated Press. All rights reserved.
Diritti d'autore Tsering Topgyal/Copyright 2016 The Associated Press. All rights reserved.
Di Natalia Oelsner
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

"Tu, io, Netflix, un po' di tosse e dei brividi... pensaci", è una delle descrizioni che si leggono sulle app di incontri di questi tempi. In Spagna è boom di download per gli under-35. La psicanalista: la ricerca dell'altro più accentuata in isolamento.

PUBBLICITÀ

Etienne ha sempre criticato le app per appuntamenti. Fino a quando il governo francese ha annunciato l'introduzione delle misure di confinamento. Oggi, tre settimane dopo, può vantare persino una strategia di conquista su Tinder:

"_Buongiorno principessa! (in italiano, n.d.R.) _Un principe azzurro rinchiuso nel suo grande castello (o meglio, in un piccolo appartamento nella periferia parigina) sta sfidando la sorte installando Tinder. Il drago Macron è in agguato e non si può uscire finché non si è addormentato (il governo parla di altre quattro settimane)... Quindi lasciamo volare fantasia e creatività".

Il 30enne non ha ottenuto tanti match, a dire il vero. Non molte gli hanno dato fiducia. Già perché se la butti su ingegno e creatività, non è facile competere oggigiorno. 

  • "Non voglio conquistarti, ma qui a casa con me ho delle mascherine..." 
  • "Tu, io, Netflix, un po' di tosse e dei brividi... pensaci"
  •  "Sono nagativo al coronavirus"

 

sono alcune delle descrizioni in cui ci si può imbattere su Tinder in questi tempi di quarantena. 

La seduzione ai tempi del coronavirus. 

App di appuntamenti, un modo per combattere la noia

Come Etienne, in molti hanno deciso di dare all'amore cibernetico una possibilità e alleviare così il proprio isolamento. 

Maelle è una di loro. Il fatto che non possa vedere le persone che conosce non la disturba, e le sembra che le persone si stiano prendendo  "più tempo per conoscersi", con "le conversazioni che durano più a lungo".

I dati in Spagna lo confermano. Dall'inizio delle misure restrittive, alcune applicazioni hanno indicato che la durata delle conversazioni tra gli utenti si è allungata; le videochiamate in parallelo sono aumentate. 

La diffusione di app come Tinder, Bumble e Meetic è cresciuta tra i giovani. Uno studio condotto su oltre 8.000 individui e pubblicato da Smartme Analytics mostra che da quando il governo spagnolo ha dichiarato lo stato di allarme, l'uso di Tinder è aumentato del 94,4% tra gli under-35. Seguono Badoo (+52,4%), Wapo (+34,9%) e Grindr (+24%).

Smartme analytics

Per María Carolina Concha, psicoanalista medica, la "ricerca dell'altro" e la necessità di creare un legame può essere accentuata quando si è isolati. "Diventa più rilevante, anche se non si può avere un contatto fisico. Anche la conversazione virtuale è valida", spiega.

Con la diffusione del coronavirus e l'implementazione di regole di contenimento, l'uso di applicazioni di dating è aumentato anche in altri paesi del mondo. 

María Belén, una giovane di Cochabamba, in Bolivia, sta sfruttando le funzionalità che Tinder ha messo a disposizione dei suoi utenti come un passaporto che permette di incontrare persone provenienti da altre parti del mondo. Un'opzione prima accessibile solo per gli account premium, a pagamento. 

"Viaggiare in luoghi diversi ha reso tutto più interessante. Sono andata in Spagna, in Italia, a Budapest ed Amsterdam... È divertente e interessante vedere come le altre persone affrontano la situazione, lo scambio culturale", dice.

Ma non va sempre tutto bene. María Belén ritiene che, con la reclusione, alcuni uomini siano diventati più insistenti. "I loro ormoni sono super stimolati", aggiunge.

"Perché parlare con qualcuno che non vedrai? È inutile"

D'altra parte, c'è chi non riesce a trovare un motivo per usare app di appuntamenti durante la quarantena. "È inutile. Mi stancherei, francamente. Per me è molto importante vedere l'altra persona", dice Audrey, parigina di 25 anni.

"Ho già troppi amici con cui parlare per preoccuparmi di Tinder", ammette Victoria, londinese sua coetanea.

All'inizio della quarantena, indica, ha persino ricevuto proposte per farsi una passeggiata insieme, anche se la maggior parte delle app ha chiesto ai propri utenti di rimanere a casa, posticipare gli appuntamenti e optare per incontri virtuali.

PUBBLICITÀ

La quarantena, un impulso di cui gli indecisi avevano bisogno?

Olivia (non è il suo vero nome) vive a Parigi e da diverse settimane esce con un ragazzo che ha incontrato sull'app di incontri Bumble. Il confinamento è arrivato troppo in fretta, troppo presto per deciderlo di passarlo insieme, ma non troppo tardi per non perdersi di vista.

"Potrei definire la mia situazione romantica? Credo di sì", dice a Euronews. "La reclusione ci ha permesso di abbandonare tutti i pregiudizi sulle app di appuntamenti e ci ha fatto capire che sentivamo un'attrazione più profonda".

La dottoressa Maria Carolina Concha ha una spiegazione: "Una delle cose che questo isolamento ci ha portato è stato quello di rivalutare il legame con l'altro, a tutti i livelli. Lo spazio dell'incontro è molto rivalutato".

Così, pur non potendo condividere nulla fisicamente, i due giovani hanno optato per gli appuntamenti virtuali. Quasi tutte le sere, un modo per alleviare lo stress. Una birra in mano, o un concerto di chitarra. Sono persino riusciti ad avere un po' di intimità, anche se Olivia ammette di non esserci ancora abituata.

Dice che le dinamiche del loro rapporto sono cambiate grazie alla quarantena. "Non so come si sarebbe evoluto in altre circostanze", confessa.

PUBBLICITÀ

Rimangono tuttavia dei dubbi. In tempi così estremi, cos'è veramente reale? Per Olivia, forse i due stanno vivendo qualcosa di molto diverso dalla "vita reale", e lei preferisce fare le cose con calma. 

"Non voglio che decidiamo di formalizzare il rapporto a causa di questa situazione. Forse nessuno di noi due può incontrare qualcun altro in questo momento, ma non siamo obbligati a stare insieme a causa di questa situazione".

Anche se la pandemia di COVID-19 ha portato incertezza in molte relazioni, la dottoressa Concha ritiene che la necessità di avere il controllo - non solo in tempo di Covid-19, ma in tutti i tipi di situazioni - può rovinare il legame che le nuove coppie stanno costruendo. 

Ecco perché raccomanda di non fare pressioni e di non preoccuparsi di come mantenere un rapporto che si sta formando nel frattempo: "È il momento di legarsi alla spontaneità dell'affetto, senza avere troppe aspettative per il futuro, di godersi le cose nel momento e vedere se reggerà nel lungo periodo".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Come è cambiato il mondo degli incontri online? Su Tinder ora i consigli giusti arrivano dagli amici

L'alcol è inutile contro il Covid-19 e aumenta il rischio di violenze domestiche

Pronto soccorso al collasso in Italia e in Spagna: troppi ricoveri per virus influenzali e Covid