Altre migliaia di decessi in Europa per la pandemia di cui si attende il picco

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Di Paolo Alberto Valenti
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Italia oltre 18 mila morti, la Francia più di 12 mila morti. Non vanno meglio Spagna e Gran Bretagna. Il premier Johnson sembra fuori pericolo

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Mentre Italia e Francia piangono ancora centinaia di ulteriori decessi da coronavirus attestandosi rispettivamente a più di 18000 morti la prima e più di 12.000 la seconda, Parigi ammette la diminuzione dei ricoveri nei reparti di terapia intensiva. Ma la battaglia non è vinta e la Francia si accinge a prolungare il confinamento nazionale il cui annuncio è previsto lunedì con un nuovo intervento televisivo del presidente Emmanuel Macron.

In Francia

Intanto gli perpara il terreno il Prof. Jérôme Salomon, capo delle autorità sanitarie francesi che ha parlato di rallentamento dell'epidemia che dipende dal rispetto delle misure di blocco e dei gesti barriera che in Francia, come in buonba parte d'Europa, sono stati resi obbligatori per legge. "Vi ringraziamo - ha detto  Salomon -  ma è importante restare vigili per proteggere i nostri cari, la nostra famiglia. Il confinamento è un ostacolo alla diffusione della malattia"

In Italia

L'Italia segna gioved`ì i 18.279 decessi per COVID-19, con 610 morti in più nelle precedenti 24 ore, una cifra superiore agli ultimi due giorni, in un giorno in cui aumentano i contagi. I casi positivi sono 96.877, con 1.615 nuove infezioni da ieri, un aumento considerevole rispetto a mercoledì.

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, almeno 143.626 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (+4.204 in più rispetto a ieri per una crescita del 3%) . Di queste, 18.279 (+610, +3,4%) sono decedute e 28.470 (+1.979, +7,5%) sono state dimesse. Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 96.877. I dati sono stati forniti dalla Protezione civile.

Bojo esce dalla terapia intensiva

Buone notizie arrivano invece da Londra dove il Premier Boris Johnson ``è stato trasferito giovedi' sera dalla terapia intensiva al reparto, qui verrà attentamente seguito nella fase iniziale della sua guarigione. Johnson ha soggiornato nel reparto di intensiva per tre giorni a causa del peggioramento delle condizioni con una febbre e funa forte tosse che lo affliggevano da diversi giorni.

La Gran Bretagna resta ferma

Intanto il segretario di stato nonchè premier ad interim Dominic Raab ha dichiarato che non è ancora il momento di attenuare le misure di confinamento e di stop delle attività non essenziali. La riapertura avverrà solo quando le prove dimostreranno chiaramente che il picco dei contagi è stato superato.

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