Come l'intelligenza artificiale può salvare i bambini prematuri

In collaborazione con The European Commission
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Di Cyril Fourneris
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A Rennes un gruppo di ricercatori europeo sta mettendo a punto un sistema in grado di individuare in anticipo le infezioni

Ogni anno in Europa nascono circa 300mila bambini prematuri. Le infezioni sono il rischio principale a cui sono esposti: in alcuni casi possono essere mortali. Individuarle rapidamente è fondamentale, ma in che modo?

A Rennes, in Francia, un team di ricercatori europeo sta sviluppando un sistema - chiamato Digi-NewB - basato sull'intelligenza artificiale, in grado di individuare le infezioni prima che si manifestino i sintomi visibili e di avvisare i medici attraverso un sistema di allarme*.

Il sistema immunitario dei bambini prematuri è molto fragile. Una percentuale compresa tra il 10% e il 25% contrae un'infezione. Il nuovo sistema registra i soliti dati, tra cui frequenza cardiaca e respirazione. Ma grazie alle telecamere anche immagini e suoni, che finora erano stati osservati solo attraverso gli occhi e le orecchie del personale medico.

"I medici devono affrontare due problemi - spiega Patrick Pladys, coordinator del progetto Digi-NewB - da un lato i segni clinici non sono molto specifici e spesso sono rilevabili troppo tardi. E dall'altro, i bambini con un'infezione sono ad elevato rischio di mortalità o potrebbero trascinarsi dei postumi. Di conseguenza si tende a somministrare molti antibiotici. Ma non fa bene né al neonato né all'ecologia del reparto.

Sono 500 i bambini osservati per sviluppare lo strumento. I dati raccolti sono stati sintetizzati utilizzando tecniche di apprendimento profondo. L'obiettivo era quello di individuare le caratteristiche comuni all'interno di questa massa di dati. Dividere ogni situazione in due categorie: bambini sani e bambini infetti.

In questo modo è stato sviluppato un indice che sarà messo a disposizione del personale medico. Al di sopra di un certo valore il sistema invierà un allarme. "Il medico - spiega Pladys - riceverà un allarme che arriverà con un anticipo di 12, 24 o 48 ore rispetto a prima. In questo modo avrà il tempo di valutare se continuare semplicemente a tenere il bambino in osservazione o se cominciare subito la somministrazione degli antibiotici, nel caso i dati forniti dall'indice siano convincenti".

Questo meccanismo punta a integrare, e non a sostituire, il sistema di monitoraggio di medici e infermieri. Ma, soprattutto, a fornire un supporto a i genitori.

* Questo reportage è stato realizzato prima dell'epidemia di coronavirus.

Video editor • William Smith

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