La missione aeronavale Irini al via per sedare la polveriera libica

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Diritti d'autore Francois Lenoir/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved
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Di Paolo Alberto Valenti
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L’Unione Europea lancia dal primo aprile la nuova operazione Eunavfor Med, denominata Irini. Il Consiglio europeo adotta la decisione in consonanza con le Nazioni Unite

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L’Unione Europea lancia dal primo aprile la nuova operazione Eunavfor Med, denominata Irini, cioè pace in greco. Il Consiglio europeo adotta la decisione in consonanza con le Nazioni Unite. Si tratta di una missione aerea e navale, nel Mediterraneo orientale, che garantirà l’embargo in Libia bloccando il traffico di armi. Irini sostituisce la missione Sophia in scadenza.

Nel quadrante orientale delle acque libiche

L’invio della missione approvato a fine febbraio in occasione del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’UE punta anche al contrasto del traffico di migranti. A differenza di Sophia insisterà solo nel quadrante orientale delle acque libiche. La Libia continua a vivere profonde tensioni, nonostante gli appelli alle parti in conflitto a porre fine ai combattimenti anche per arginare l'emergenza coronavirus.

Strumenti e obiettivi di Irini

La missione Irini si avvale di navi e mezzi aerei e satellitari. In linea operativa potrà condurre ispezioni in mare aperto, al largo della Libia, su natanti sospettati di trasportare armi o materiali bellici da o verso la Libia e questo in consonanza con la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU. Ma non basta: altri compiti di Irini sono il monitoraggio e la raccolta di informazioni sull'export illegale di petrolio dalla Libia ma anche il contributo all'aumento delle capacità e all'addestramento dei guardacoste e dei militari della marina libica per le attività in mare. Nel mirino anche lo smantellamento delle reti dei trafficanti. Il suo mandato è per ora previsto fino al 31 marzo 2021.

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