Lunedì si fermano le onoranze funebri della bergamasca: "Senza protezioni rischiamo il contagio"
Non c'è più spazio nella cappella del cimitero e neanche all'obitorio. A Tortona, in provincia di Alessandria, una delle zone più colpite dal Covid-19 in Piemonte, hanno fatto arrivare un container frigorifero, per potervi mettere le salme, in attesa poi della cremazione o dell'inumazione. Il sindaco della cittadina, Federico Chiodi, mostra il container, all'interno del cimitero. "Lì abbiamo il famoso container frigo, che purtroppo è diventato noto perché è quello che dobbiamo utilizzare per aiutarci a stoccare le salme, alloggiarle, fino a quando non sarà possibile effettuare la cremazione per alcuni di loro, oppure inumarle nei loculi per altri", spiega il primo cittadino. "Purtroppo non è possibile mettere i malati di Covid nel terreno".
Si fermano le pompe funebri nella bergamasca
La situazione è ingestibile nella bergamasca, più importante focolaio d'Italia. I responsabili delle onoranze funebri minacciano l'interruzione delle attività questo lunedì: "Nelle condizioni attuali, chi entra ed esce quotidianamente dalle strutture sanitarie e dalle abitazioni dei parenti dei defunti, diventa infatti non solo una facile preda, ma anche un veicolo perfetto per la diffusione del virus Covid-19. A costo di mettere a rischio il futuro delle loro stesse aziende, gli imprenditori della categoria seguiranno la propria coscienza, interrompendo le attività nel giorno di lunedì 30 marzo", si legge nella nota inviata dalla “Lia”, che raggruppa gli imprenditori del settore. "Nonostante gli appelli (inascoltati) dei giorni scorsi, l'assenza di un monitoraggio sanitario sugli operatori da parte delle autorità e la difficoltà nell'approvvigionamento di dispositivi di protezione, continuano ad esporre la collettività, soprattutto anziani, malati e disabili, ad un enorme rischio di contagio", si sottolinea.
I rappresentanti della categoria chiedono quindi il monitoraggio degli operatori tramite tamponi periodici e un canale di fornitura prioritario (a pagamento) di dispositivi di protezione individuale.