Gli esperti: prendiamo atto che le misure funzionano ma è presto per parlare di trend in calo
In Italia, questo lunedì stando all'aggiornamento delle 18 della Protezione civile, sono complessivamente 6.077 le vittime dovute a covid-19 con un aumento dei decessi rispetto a ieri di 601 casi. La cautela resta d'obbligo. Per il secondo giorno consecutivo cala il numero dei contagi e delle vittime 3.780 sono i nuovi contagiati oggi, ieri erano 3.957, e le vittime domenica erano state 651.
"Non mi sento di sbilanciarmi, anche perché oggi vediamo gli effetti di quel che è avvenuto due settimane fa. Prendiamo atto che le misure funzionano ma è presto per parlare di trend in calo". Così il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro ha risposto a chi gli chiedeva se i dati degli ultimi due giorni possano far ipotizzare un calo del trend dei contagi.
Basta guerre nel mondo
La pandemia da coronavirus accelera a ritimi che ormai gli scienziati prevedono seguendo i modelli matematici su cui studiano l'evoluzione dell'infezione. Il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in una conferenza stampa, tenuta in collegamento telematico, ha ricordato che che ci sono voluti 67 giorni perché dal primo caso si passasse a 100 mila , 11 giorni per arrivare a 200 mila e appena 4 giorni in più per raggiungere la soglia dei 300 mila. Il contagio come ormai sappiamo ha ritmi esponenziali. Eppure Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha detto:
"Non siamo prigionieri delle statistiche . Possiamo cambiare il corso della pandemia. Non parliamo solo di numeri dietro i numeri ci sono persone, famiglie con vite che sono state sconvolte".
La situazione che abbiamo di fronte deve condurci a più miti consigli è il suggerimento di Antonio Guterres, Segretario generale Onu:
"La furia del virus ci fa capire come qualsiasi guerra sia stupida..Per questo motivo chiedo un immediato cessate il fuoco in tutti gli angoli del mondo. Questo è il tempo di fermare tutti i conflitti e focalizzarci sui veri combattimenti, quelli per la vita. A chi è in guerra chiedo di mettere da parte armi e rivalità. Per concentrare tutte le nostre forze sui più vulnerabili al covid-19".
La battaglia contro covid-19 non deve far perdere di vista tutte le altre. La lista delle priorità della comunità internazionale è lunga.