Agricoltura 4.0: le imprese agricole europee raccolgono la sfida tech

In collaborazione con The European Commission
Agricoltura 4.0: le imprese agricole europee raccolgono la sfida tech
Diritti d'autore euronews
Di Cyril Fourneris
Condividi questo articolo
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

#Futuris: uno sguardo alle nuove tecnologie a supporto delle imprese agricole in Europa

L'Internet delle Cose, che si riferisce all'estensione della Rete al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti, può portare più precisione e profitto all'agricoltura? Alcuni produttori stanno testando nuovi strumenti di connessione, anche attraverso il progetto europeo IoF2020 (Internet of Food and Farm 2020): un ulteriore passo avanti verso la cosiddetta agricoltura 4.0, evoluzione della cosiddetta agricoltura di precisione, in grado di raccogliere e processare in maniera rapida le informazioni, come le caratteristiche fisiche e biochimiche del suolo, che consentono di automatizzare e rendere più efficienti le attività agricole interconnesse.

Cyril Fourneris per Euronews è andato a vedere come lavorano gli agricoltori 4.0 in Grecia, terra di olivi vecchi anche 100 anni e testimoni di ogni progresso agricolo. E oggi sono connessi!

L'agricoltura intelligente è la svolta? I ricercatori pensano che aiuterà gli agricoltori a essere più precisi e quindi più redditizi.

Euronews

Nel Peloponneso greco, la gente raccoglie le olive secondo tecniche ancestrali. Ma è anche un terreno di prova per le tecnologie avanzate. Diversi scienziati, membri di un progetto di ricerca europeo, stanno sviluppando dispositivi, come ad esempio i droni, che trasportano una telecamera multispettrale. Dovrebbe permettere ai produttori di olio d'oliva di monitorare in dettaglio lo stato di crescita di ciascuno dei loro alberi.
Evangelos Anastasiou è un ingegnere agrario nonché ricercatore dell'Università agraria di Atene: "È come mettere un microscopio nell'aria. Possiamo identificare quali alberi sono più vigorosi e più sani rispetto ad altri, poi possiamo disporre trattamenti mirati".

Un altro obiettivo è quello di controllare meglio l'irrigazione. Sono state allestite stazioni meteorologiche, collegate a sensori di umidità del suolo, che permettono all'agricoltore di irrigare senza andare al campo, usando il suo telefono. Risparmiando così tempo, denaro e acqua.
È Kostas Pramataris, ingegnere informatico di Synelixis, a spiegare il sistema: "Questi dispositivi - dice - permettono di monitorare il terreno e di impostare alcune regole intelligenti. Così, quando l'umidità del terreno scende sotto un determinato limite, inizia ad innaffiare, e smette di innaffiare quando l'umidità sale di un altro limite".
Il sensore di conduttività elettrica del terreno consente poi di capire come l'acqua si muove nel sottosuolo.

Si tratta di tecnologie costose per gli agricoltori ma, considerata la posta ambientale in gioco , sono pronti a fare dei cambiamenti. Dice Antonis Paraskevopoulos, direttore del dipartimento di economia rurale di Trifylia: "Sono strumenti che ci aiuteranno a sviluppare un'agricoltura a basso input, una delle nostre priorità. E sono importanti per avere prodotti sicuri e per aumentare la nostra produzione. Ma la cosa fondamentale è che il prodotto finale sia rispettoso dell'ambiente. Su questa strada, su questa logica, senza nuove tecnologie, non abbiamo possibilità di successo".

Euronews

Un altro settore agricolo, un altro paesaggio: la Svezia, uno dei Paesi più severi in termini di benessere degli animali. In una fattoria, che aderisce al progetto, gli scienziati stanno testando dei sensori ottici, fissati sull'orecchio di una scrofa. Misurano il suo battito cardiaco: un'operazione che porta molte informazioni.

"Grazie alla misurazione della frequenza cardiaca, sapremo se l'animale ha la febbre, se è stressato, se è malato, prima che ci siano sintomi visibili - spiega Christophe Verjus, ingegnere presso il Centro di Ricerca e Sviluppo (CSEM - Svizzera) - l'allevatore sarà quindi in grado di agire a monte e di prendere rapidamente le decisioni giuste".
Questa tecnologia aiuta gli agricoltori durante il momento cruciale del parto. Le scrofe devono rimanere in ottima salute per prendersi cura dei loro piccoli.
Grazie a un sistema di allarme, gli allevatori possono essere più reattivi e intervenire quando serve. Tutti i dati passano attraverso un gateway, che misura anche la qualità dell'aria e la temperatura.

Ma una fattoria così connessa è sempre una fattoria?

Secondo Anders Herlin, ricercatore all'Università svedese di Scienze Agrarie e coordinatore del progetto sviluppato in Svezia, "ogni animale è importante, prezioso e ha un proprio diritto di benessere. Per questo motivo dobbiamo monitorare tutti gli animali: questa è l'idea dell'allevamento di precisione".
Il mercato globale dell'agricoltura intelligente dovrebbe raddoppiare entro il 2025 per raggiungere i 16 miliardi di euro.

Nel tweet: " 'Futuris' su Euronews, presenta IoF2020. Futuris mette in evidenza la tecnologia del futuro in Europa e vede chiaramente il potenziale della digitalizzazione dell'agricoltura europea. Sintonizzatevi! "

Condividi questo articolo

Notizie correlate

Ue: Perché l'agricoltura bio resta un sogno che fatica a decollare?

Quanto perdono le imprese italiane se non ripartono subito

Urban GreenUp: portare la natura in città